L’assessore del Comune di Rovigo snocciola i numeri del servizio offerto. E’ finanziato da un mosaico di fondi, e la questione sta a cuore all’Amministrazione Cittadin

ROVIGO – L’assessore alle Pari Opportunità Nadja Bala ha fatto chiarezza sul centro Antiviolenza del Polesine. “In questi giorni si è parlato molto di centro Antiviolenza e Casa Rifugio – ha detto l’assessore Bala – volevo chiarire che questa amministrazione tiene molto a questo servizio e vorrei di seguito spiegare quanto segue”.

Ed ecco i dettagli

Il Centro Antiviolenza del Polesine e la relativa Casa Rifugio sono strutture autorizzate ad operare dalla Regione Veneto ai sensi della L.R. 5/2013 ed il Comune di Rovigo è ente promotore titolare dell’autorizzazione regionale. 

Il servizio è gestito mediante gara di appalto: la gara attualmente in essere dei “Servizi di tutela e promozione della donna: centro antiviolenza del polesine e casa rifugio” per il periodo 01/01/2023-31/12/2023 è stata aggiudicata, secondo le procedure previste dal D.Lgs 50/2016, con determinazione dirigenziale n. 4006 del 28/12/2022, alla cooperativa sociale Domi group, per un importo annuo di 164.735,40 euro IVA compresa, rinnovabile per un anno per il medesimo importo; la gara è stata rinnovata fino al 31/12/2024 per il medesimo importo;  nel corso dell’anno 2024 si è provveduto ad incrementare i servizi dell’appalto per il quinto d’obbligo di cui all’art. 106, comma 12, del D.Lgs 50/2016, per un importo complessivo di 27.764,86 euro così ripartiti:  5.000,00 euro per il periodo dal 23/01/2024-13/03/2024 (percorsi educativi); 22.764,86 euro per il periodo dal 11/04/2024-al 31/12/2024 (aumento ore personale, aumento reperibilità telefonica h24/24 e aumento ore sportelli decentrati, secondo quanto previsto dall’adeguamento all’Intesa Stato/Regioni); nel corso del periodo di rinnovo sono pervenuti ulteriori fondi non previsti; essendo il Servizio gestito mediante gara d’appalto, gli importi da destinare all’antiviolenza devono essere programmati e stanziati almeno 6 mesi prima dell’avvio della gara. Il quadro economico della gara d’appalto viene infatti definito con largo anticipo e, secondo il Codice degli appalti, può essere incrementato solamente per un massimo del 20% in aumento o in diminuzione (così detto quinto d’obbligo); considerato che l’importo dell’affidamento e dei successivi ampliamenti del quinto d’obbligo erano adeguati per coprire le necessità del Servizio, quest’anno, quota parte di fondi comunali, sono stati sostituiti con le nuove entrate per reimpiegarli in altri capitoli sociali con insufficiente stanziamento. Questo al fine di far fronte alle necessità di copertura di spese obbligatorie a favore di persone fragili, come richiesto e segnalato con nota prot. 75535 del 05/10/2023 , oltre ad ulteriori necessità riscontrate in corso d’anno per lo stesso capitolo.

La variazione al Bilancio 2024/2026 è stata richiesta il 23 maggio /2024 (nota prot. n. 41776/2024 ) ed è stata presa in esame dopo l’insediamento della nuova amministrazione;

gli scorsi anni gli eventuali importi non utilizzati nel capitolo di fondi comunali confluivano nell’Avanzo libero, ad esempio nel 2020 e nel 2022 si è verificato un avanzo di circa 10.000 euro per ciascuna annualità.

Nel corso dell’anno 2024, nella data dell’8 febbraio si è svolto un incontro in  Prefettura a Rovigo per la discussione di un caso specifico e per la presentazione degli stanziamenti dedicati al CAV; nella data del 16 maggio, in Regione Veneto alla presenza degli operatori dell’Aulss 5. è stata presentata una ricognizione dei fondi e discusso per il necessario efficientamento degli stessi.

Il servizio è finanziato da un mosaico di fondi derivanti da finanziamenti statali erogati per il tramite della Regione Veneto, da fondi della Conferenza dei Sindaci derivanti dal Protocollo di Rete e da fondi di alcuni comuni (al momento Comune di Rovigo, Comune di Adria e Comune di Lendinara). Per quanto attiene i fondi statali non vi è certezza sull’importo che di anno in anno viene erogato, sul periodo di erogazione, di modalità di utilizzo, di scadenza e di rendicontazione. Per tali fondi la Regione eroga al Comune di Rovigo un acconto (variabile dal 60% al 90% a seconda della tipologia del fondo), mentre il saldo viene erogato solo dopo l’approvazione della rendicontazione. Conseguentemente il Comune di Rovigo deve anticipare i fondi necessari per lo svolgimento delle attività e per il funzionamento del CAV e della CR ed aspettare l’esito positivo della rendicontazione per ricevere il saldo residuo dalla Regione (attualmente le tempistiche sono di oltre 1 anno). Si evidenzia altresì che i fondi statali possono essere utilizzati solo nel rispetto delle prescrizioni e delle tempistiche stabilite per ciascun fondo e, all’interno dello stesso fondo, rispettando la ripartizione tra CAV e CR: questo non sempre consente l’utilizzo integrale dei fondi e, nello stesso tempo, rimangono prive di copertura economica altre attività/necessità. 

Nello specifico tali fondi non sono unitari ma frammentati in vari servizi (struttura CAV, struttura CR, sportelli, adeguamento intesa, rette emergenza CAV, rette emergenza CR, percorsi educativi), con scadenze diverse, CUP diversi, impieghi e rendicontazioni diverse e non sono interscambiabili tra loro, ossia se ad esempio si prevede un risparmio in una voce questo non può essere impiegato in altre voci dove si prevede una maggiore necessità ma vanno restituiti. Il Comune di Rovigo sostiene altresì i costi di gestione dei locali del Centro Antiviolenza del Polesine – sportello di Rovigo (utenze, manutenzione ecc.. ), i costi della C.R. nonché il costo del personale dipendente che svolge il ruolo di R.U.P e D.E. dell’appalto e del personale amministrativo/contabile che si occupa della complessa gestione dei fondi. Dal conteggio delle ore del personale del Comune di Rovigo impiegate nella gestione dell’appalto risulta un costo annuo di circa 30.000,00 euro. Fino ad oggi inoltre non c’è mai stata copertura per gli incentivi relativi alla progettazione dell’appalto, come previsto dal Codice degli appalti. Si evince dunque che la gestione della gara è complessa e necessita di notevoli attenzioni, pertanto al fine di gestire efficacemente i fondi nel corso dell’anno si effettuano vari spostamenti per alloccare al meglio i finanziamenti. Quando si effettua la programmazione della gara, spesso non si ha ancora certezza dei finanziamenti statali e/o degli altri soggetti cofinanziatori ed il quadro economico viene definito sulla base degli importi disponibili fino a quel momento, come si evince dalla variabilità della spesa impegnata negli ultimi 5 anni:  

TOTALE ANNUO2020 2021 202220232024
impegni spesaimpegni spesaimpegni spesaimpegni spesaimpegni spesa
 € 78.951,01 € 134.158,66 € 123.936,81 € 137.674,67 € 192.500,26 

Per cui, se arrivano nuovi fondi nel corso della gara già avviata questi possono essere utilizzati se rientrano nel valore del cosiddetto quinto d’obbligo che nel caso del servizio per l’antiviolenza è stato effettuato nel corso dell’anno 2024 per un importo complessivo di 27.764,86 euro, così come meglio precisato nelle premesse.

Nonostante questa variabilità degli stanziamenti, nel corso dell’anno 2024 si è verificato un incremento dei fondi dedicati al servizio grazie all’utilizzo dell’istituto del quinto d’obbligo (impegnati anno 2023 137.674,67 euro- impegnati anno 2024 192.500,26 euro).

Al fine di poter erogare un servizio maggiormente efficace che consenta conseguentemente di utilizzare tutti i fondi disponibili sarebbe necessaria la disponibilità strutturale dei fondi comunali per l’impostazione di una gara pluriennale che funga da anticipazione degli altri fondi che perverranno in seguito. 

Attività svolte nel corso dell’anno per il Centro Antiviolenza del Polesine e per la relativa Casa Rifugio.

Il Centro Antiviolenza è situato sul territorio all’interno degli uffici comunali del Comune di Rovigo, nel Comune di Adria, nel Comune di Lendinara. Gli Sportelli sono situati presso i Comuni di Adria e Lendinara, regolarmente riconosciuti dalla Regione Veneto e sono da considerarsi articolazioni organizzative e sedi distaccate del Centro Antiviolenza del Polesine, la cui sede centrale è nel Comune di Rovigo. La gestione dei servizio del Centro Antiviolenza e della Casa Rifugio comportano l’attivazione di una serie di interventi ed azioni, anche in emergenza, che implicano il coinvolgimento a vari livelli e competenze degli attori facenti parte della rete territoriale Antiviolenza, come disciplinato nel “Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne della rete territoriale antiviolenza afferente all’ AULSS 5 Polesana”, sottoscritto in data 14 dicembre 2021. 

Il Centro garantisce le ore di apertura al pubblico previste: 20 ore settimanali a Rovigo; 2 ore settimanali ad Adria; 3 ore settimanali a Lendinara. Altresì, è stato aperto lo sportello pomeridiano a Rovigo il martedì e il giovedì per organizzare riunioni e per andare incontro alle esigenze delle donne per i colloqui. In questo senso sono stati garantiti colloqui ed incontri anche telematici al fine di gestire le emergenze e i colloqui negli orari in cui gli sportelli non erano accessibili.

 Le modalità per accedere ai servizi del Centro sono diverse

Numero verde 800/304271 per la sede di Rovigo attivo 24/24 ivi festivi; Contatto di cellulare 348/0908200 attivo 24/24 ivi festivi su cui è attivo anche WhatsApp; Segnalazione o accesso indiretto tramite gli altri Servizi presenti sul territorio;  Contatto telefonico al numero fisso 0426/42503, per la sede di Adria; Contatto via mail (centroantiviolenzadelpolesine@comune.ro.it) per richiedere informazioni e/o prendere appuntamento. 

I servizi relativi al CAV sono – Consulenza in presenza e telefonica: – Consulenza informativa/orientativa: – Consulenza e sostegno sociale: – Consulenza e sostegno psicologico: – Consulenza legale – Mediazione linguistica – Attività di sensibilizzazione, partecipazione ai Tavoli di programmazione, rendicontazione, formazione e supervisione delle operatrici mensilmente sia per il Centro Antiviolenza che per la Casa Rifugio. 

I servizi relativi alla Casa Rifugio 

La Casa Rifugio è una struttura dedicata, a indirizzo segreto che fornisce alle donne che subiscono violenza e ai/alle loro figli/e minori un alloggio sicuro a titolo gratuito, con l’obiettivo di garantire la loro protezione e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica. L’inserimento può avvenire solo previa valutazione da parte delle operatrici della Casa per le situazioni nelle quali sia indispensabile l’allontanamento dal maltrattante e dal contesto familiare per ragioni di sicurezza e incolumità della donna. La Casa deve garantire l’anonimato e la riservatezza. Alle donne prese in carico e inserite nella Casa è assegnato un contributo economico per l’acquisto di beni di prima necessità e indispensabili per la permanenza presso la struttura.  

L’equipe antiviolenza è composta da:  coordinatrice del CAV;  psicologa che garantisce alle donne vittime di violenza un adeguato sostegno psicologico;  avvocata, la quale offre consulenze legali alle donne vittime di violenza;  educatrice professionale Centro antiviolenza e Casa Rifugio; assistente sociale che fornisce consulenze sociali e sostegno sociale. Nel periodo di affidamento sono state garantite da ciascuna operatrice le ore minime previste dal capitolato e le ore aggiuntive assicurate dall’offerta tecnica della cooperativa Domi Group. Dal mese di Aprile 2024 si sono finanziate 29 ore mensili aggiuntive di personale rispetto all’anno 2023. 

Nel corso del periodo di durata dell’affidamento sono state accolte 95 Donne e 40 segnalazioni o primi contatti con donne che non hanno sostenuto il primo colloquio. Inoltre, nello stesso periodo di riferimento sono stati svolti colloqui psicologici, sociali e legali con 116 utenti seguite anche negli scorsi anni. Si sono implementate le iniziative sul territorio polesano al fine di sensibilizzare e far conoscere il Servizio anche negli sportelli di Adria e Lendinara, al fine di implementare i percorsi di integrazione e di uscita dalla violenza delle donne in carico al centro si sono sostenute tutte le spese utili all’autodeterminazione della donna e dei figli quali spese relative a: corsi professionalizzanti, corsi per il conseguimento della patente di guida, quote di inserimento nelle scuole, nei doposcuola, nelle attività di ricerca di un lavoro, quote mensili di locazione per il primo periodo di uscita dalla protezione.  Questa amministrazione ha attivato una Convenzione tra il Comune di Rovigo e l’Inps per il contrasto alla violenza di genere, prevedendo percorsi agevolati per vittime e potenziali vittime, e ore formazione operatori .La partecipazione ai Protocollo di Rete delle operatrici del CAV e del Comune di Rovigo garantisce un monitoraggio continuo sulle attività svolte dal centro e sull’utilizzo dei fondi statali, regionali, della conferenza dei sindaci e comunali. 

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