TRECENTA (Rovigo) – Sabato 23 settembre, poco dopo le 9, nell’area del Paiolo dietro al municipio di Trecenta (sede della Pro Loco) è calato l’elicottero un elicottero dei Carabinieri che ha partecipato all’esercitazione congiunta con la Protezione civile prevista in questo fine settimana.
In quell’area, infatti, è stato allestito il campo dove i volontari della Protezione Civile dormiranno questa notte. All’annuale esercitazione organizzata dal distretto Ro6, che comprende 16 comuni dell’Alto Polesine fino ad Occhiobello, hanno partecipato circa 150 fra volontari di Protezione civile provenienti altri distretti rodigini e squadre specialistiche da Vicenza, Verona e Mantova, con i rispettivi mezzi operativi. Questa volta, inoltre, hanno partecipato una cinquantina di Carabinieri del Comando Legione Carabinieri di Padova con due propri moduli operativi. Con i Carabinieri c’era anche “Coco”, cane da ricerca, che partecipa alla simulazione di ricerca di una persona scomparsa, con l’ausilio dell’elicottero, di droni e sala operativa di coordinazione. Presenti, per i servizi ausiliari di supporto, anche i volontari di Pro Loco Trecenta. Gradito ritorno in Polesine per il tenente colonnello Umberto Carpin, che ha comandato il reparto operativo provinciale per diversi anni, prima del suo trasferimento a Padova.
Per la benemerita erano presenti il nuovo comandante provinciale dell’Arma, colonnello Edoardo Campora, e il capitano della Compagnia di Castelmassa Paolo Li Vecchi.
Le esercitazioni prevedono l’utilizzo di diverse tipologie di motopompa, generatore elettrico, torre faro e motosega, compreso l’allestimento di un campo emergenziale. Due squadre specializzate dei carabinieri, inoltre, hanno simulato un’indagine sull’inquinamento ambientale e la verifica dei danni alle opere d’arte causati da un terremoto nella chiesa di S. Giorgio.
L’esercitazione è stata denominata “Vena artes” e, come ha spiegato il coordinatore del distretto Ro6, Loredano Squaiella, è propedeutica per esercitarsi ad affrontare emergenze eccezionali. Sono cinque i moduli esercitativi previsti per ProCiv: la ricerca persona scomparsa, l’utilizzo della motopompa, l’utilizzo del generatore elettrico con diverse tipologie di motogeneratore, la spiegazione della messa in sicurezza ed il collegamento ai quadri elettrici volanti per la distribuzione dell’energia elettrica alle abitazioni. C’è poi l’utilizzo della torre faro, nelle diverse tipologie, l’utilizzo della motosega (solo per chi abilitato), montaggio e smontaggio della tenda.
All’alzabandiera c’erano il sindaco di Trecenta, Anna Gotti, il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, il vice sindaco di Gaiba, Asia Trambaioli, l’assessore regionale Cristiano Corazzari e la consigliera regionale Simona Bisaglia (in veste di volontaria di protezione civile). È quindi arrivata la responsabile provinciale di Protezione civile Monica Gambardella, che si è soffermata sull’importanza di queste esercitazioni periodiche per restare allenati ad affrontare le ormai periodiche calamità naturali, elogiando l’intervento interforze con i carabinieri, definito dal Capo Servizio Protezione Civile provinciale “… un bell’esempio di collaborazione per la popolazione”.
Il coordinatore Loredano Squaiella, ricordando quanto successo a maggio in Emilia, ha sottolineato il ruolo dei volontari di Protezione civile che profondono senz’alcun lucro le loro competenze nel soccorso. “Nessun Volontario opera o collaboraa scopo di lucro – ha rimarcato Squaiella, citando l’Enciclopedia Treccani – perché è “semplicemente” un volontario!”
Dopo il clou odierno le esercitazioni proseguiranno secondo il programma stabilito, terminando domenica 24 settembre.
Ugo Mariano Brasioli
