CASTELMASSA (Rovigo) – Lavorare con serietà non è prerogativa di un gruppo di persone, ma è prerogativa di tutti quelli che con buona volontà si mettono a disposizione della comunità senza interessi e convenienze.
Noi sicuramente siamo tra questi e voi?
Per questo motivo eccoci qui a rispondere ancora una volta, punto per punto come si conviene nel dialogo politico, esaminando il documento pubblicato dalla maggioranza (LEGGI ARTICOLO).
Così come il peccato originale per l’ortodossia cristiana è il distacco dell’uomo da Dio, cioè la comparsa della morte e del male, nella narrazione della nostra attuale amministrazione il peccato originale sono i Boc. Essi rappresentano quindi la separazione della capacità dalla totale incapacità, la separazione di tutto ciò che li precede dalla comparsa salvifica della capacità amministrativa a costo zero. Il primo Aprile 2026 si apriranno i cieli e i cittadini di Castelmassa capiranno quanto grande sia l’arroganza dell’unico portatore di verità.
Tornando seri, la storia dei Boc è complicata, ma si può riassumere come il tentativo di riunire più mutui fatti nel tempo per diverse opere, in un unico debito mediamente più favorevole dei singoli; tali debiti sono stati fatti non certo per distrarre fondi, ma per realizzare opere utili alla comunità, come per es. interventi sulla piscina comunale, costruzione del campo sportivo e centro sportivo S. Martino, interventi sugli immobili comunali, Vigili del fuoco etc. Scelte politiche sulle quali si può discutere, ma non certo sostenere che siano state fallimentari. Quando si opera si può anche sbagliare, e questo vale per tutti, anche per l’attuale Amministrazione.
Ad ogni modo, sicuramente la accresciuta disponibilità dal 2026 non potrà fare altro che rallegrarci nella speranza che questa non venga impegnata in opere faraoniche (assolutamente ingestibili per un piccolo comune), ma piuttosto nella cura delle mille necessità quotidiane. Facciamo riferimento ai concittadini che si rivolgono a noi per evidenziare carenze riguardanti la viabilità del nostro paese, la cura del territorio e la sicurezza.
Tornando alla lettera di risposta indirizzataci dalla maggioranza rileviamo la solita replica sul rifacimento del Teatro Cotogni.
Al tempo, per il suo recupero, si è fatto quello che si è potuto con i soldi disponibili. E’ facile e offensivo ironizzare sulla decisione di allora di ridurne la capacità e di utilizzare la sede come pluriuso per studenti e associazioni, ma dica piuttosto in modo chiaro, l’estensore del documento di “Castelmassa nuova”, che in tempi più recenti il teatro si è potuto ristrutturare e sistemare grazie a plurimi interventi dovuti al terremoto, ai contributi della Regione e ad altri importanti enti che all’epoca della prima ristrutturazione non erano cosi generosi, e… ad altri debiti.
Ragioniamo quindi su questo punto, i debiti:
Come mai i debiti del Comune di Castelmassa sono aumentati dal 2009 ad oggi di circa 5 milioni di euro, oltre ai Boc, portando l’indebitamento complessivo ad oltre 10 milioni di euro?
La stessa Corte dei Conti rileva che dal bilancio 2021 “la sostenibilità dei debiti finanziari ha assunto il valore di 17,49% superando la soglia legale stabilita nel 16%.”
Questo indebitamento, non dovuto solo ai Boc, ha portato l’Amministrazione di Castelmassa all’asfissia di liquidità obbligandolo alla continua anticipazione di cassa con conseguente pagamento di ingenti interessi, come rilevato dalla stessa Corte dei Conti che aggiunge:” si raccomanda un attento monitoraggio della situazione finanziaria e del livello di indebitamento dell’ente”.
Ricordiamo inoltre che gli enti terremotati come il Comune di Castelmassa hanno potuto sospendere il pagamento delle rate dei muti negli anni 2012, 2013, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020, 2023. L’Amministrazione ha altresì aderito alla rinegoziazione nel 2021 per buona parte dei mutui in essere, per cui quelli estinti e rinegoziati sono pari a euro 4.172.722,12. La stipulazione di tale contratto ha fissato la scadenza del prestito al 31/12/2043. Questa dilatazione del prestito ha consentito di disporre maggiori somme per affrontare le citate criticità della gestione corrente. I dati qui riportati sono tratti dal Documento Ufficiale del 28 febbraio 2024 della Corte dei Conti relativo all’annata 2021.
Nel Documento di programmazione, il Dups, aggiornato al 2025-2027, a pag.19 viene riportata la tabella relativa agli interessi passivi e oneri finanziari diversi, nella quale si evidenzia che anche dopo la fine dei BOC che avverrà nell’aprile 2026, nel 2027 questi oneri ammonteranno ancora a 370.584,36 di cui 191.684,36 di interessi e 178.900,00 di capitale. A significare che estinti i Boc, rimane comunque il debito costruito nel 2021 dall’attuale Amministrazione a carico dei nostri concittadini.
Relativamente agli investimenti realizzati dall’Amministrazione in carica dal 2009 ad oggi pari a 16 milioni di euro, vista e considerata la Vostra affermazione che meno del 20% deriva da fondi post sisma e PNRR, chiediamo: il rimanente 80% è stato tutto finanziato a costo zero senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione?
Riguardo poi ai bandi in corso per le opere pubbliche, oltre a quello relativo al Centro Sociale, riguardante il bando Gal, saremmo contenti di sapere a quali altri bandi stiamo partecipando e con quali speranze.
E’ chiedere troppo?
Venendo all’aumento delle aliquote Irpef e Imu, è demagogia chiederne almeno il mantenimento se non la riduzione? Demagogia è dire ho meno soldi, quindi alzo le tasse. Nè meno demagogico è dire in sede di Consiglio Comunale: “suggerite voi della minoranza proposte alternative”.
Non è compito della minoranza trovare soluzioni, ma suo compito è quello di controllare che le soluzioni proposte siano adeguate alle esigenze della popolazione. E’ chiaro che governare è più difficile che fare opposizione, ma ciò non significa che la maggioranza abbia sempre ragione come sembra di capire. Piuttosto che si assuma la responsabilità politica delle sue scelte e non chieda la nostra approvazione.
L’ “incertezza” lamentata dalla maggioranza sullo stato delle finanze è sicuramente eredità delle amministrazioni precedenti, comprese quelle degli ultimi 15 anni però, nessuno escluso, con buona pace di chi detiene la verità e la ragione assoluta.
Le elezioni comunali sono passate, la minoranza è un gruppo coeso e rappresenta quasi la metà dei cittadini. Sarebbe meglio che qualcuno se ne rendesse conto.
Lavorare con serietà non è prerogativa di un gruppo di persone, ma è prerogativa di tutte le persone che con buona volontà si mettono a disposizione della comunità senza interessi e convenienze.
Noi sicuramente siamo tra questi e voi?
Uniti per Castelmassa