SAN PIETRO POLESINE (Rovigo) – San Pietro Polesine, unica frazione di Castelnovo Bariano s’è fatta conoscere un po’ dappertutto negli ultimi 50 anni per il calcio giocato e tifato.
Il primo club nacque nel 1951 con il nome di Folgore. Si raggiunse il top nei primi anni ’70 con l’Us Sampietrese.
A fine maggio 1974 si raggiunse l’allora Serie D, il miracolo professionistico di un paesino di neanche 1000 abitanti. Ne parlò perfino la stampa nazionale (Gazzetta dello Sport) e internazionale (Times di Londra). Anima del club il presidentissimo Luciano Zaramella. Il paradiso durò un triennio Figc, poi il fallimento.
Si ricominciò dalla Terza Categoria e ai primi del 1990 con la guida di Leonardo De Biaggi ritornarono antichi fasti. In seguito la fusione con l’Ac Castelmassa, l’odierno Altopolesine.
Si passò al calcio amatoriale Uisp per un trentennio con il Bar Gelateria Antonella per cui nel 1995 si divenne campioni italiani. Il club è esistito sino alla stagione sportiva 2021-2022.
A fine giugno 2024 si riparla della possibilità 2024-2025 di rifare la Sampietrese in Terza Categoria, come ci dice l’ex bomber dell’Altopolesine Michele Cugini.
Un gruppo di giovani, a livello agonistico e dirigenziale sta già lavorando al progetto Figc e si spera di partire per il campionato ad ottobre.
