Buone le aspettative degli imprenditori veneziani e rodigini  

Le prospettive degli imprenditori della provincia di Rovigo sono in miglioramento rispetto al trimestre precedente, lo riporta Unioncamere Veneto ha reso noti i dati sulla congiuntura economica

VENEZIA – ROVIGO – Lunedì 27 maggio Unioncamere Veneto ha reso noti i dati sulla congiuntura economica trimestrale regionale. I dati di inizio 2024 per l’attività manifatturiera veneta indicano una sostanziale stabilità economica, nonostante le turbolenze internazionali, il calo dell’inflazione, la diminuzione del potere d’acquisto e l’incertezza negli investimenti. 

Secondo Veneto Congiuntura, la produzione industriale è cresciuta dello 0,7% su base congiunturale destagionalizzata e dell’1,4% in termini grezzi, ma su base annua è scesa del 2,4% a causa del confronto con l’ultimo trimestre positivo post-Covid. L’analisi di Unioncamere del Veneto, basata su un campione di oltre 2.400 imprese con più di 112.000 dipendenti, mostra che il 46% delle aziende ha aumentato la produzione, il 38% l’ha diminuita e il 16% è rimasto stabile.

Come riporta Unioncamere Veneto: “Le variazioni congiunturali di produzione e raccolta ordini, in particolare dai mercati esteri, sono tornati a recuperare terreno, sostenendo la tenuta e il lieve miglioramento del grado di utilizzo degli impianti, e un altrettanto lieve allungamento dei giorni di produzione assicurati dal portafoglio ordini. Le previsioni per il secondo trimestre dell’anno sono all’insegna di un cauto ottimismo. Però non bisogna sottovalutare i rischi che ancora permangono a livello geopolitico; così come sarà fondamentale che la BCE trovi il giusto ritmo per la rimodulazione dei tassi d’interesse, prima di deprimere troppo questi segnali deboli di ripartenza che, parlando con le imprese, fanno fatica a proiettarsi su orizzonti temporali lunghi, inibendo strategie di investimento più strutturate”

Per la Città Metropolitana di Venezia gli andamenti sono mediamente migliori rispetto alle variazioni regionali, mentre per la provincia di Rovigo si registrano variazioni peggiori. Per quanto riguarda le aspettative per il secondo trimestre del 2024, gli imprenditori veneziani e rodigini si dimostrano più ottimisti rispetto alla media regionale, fatta eccezione per le prospettive per gli ordinativi dall’estero per le imprese di Venezia.

Secondo l’analisi di Veneto Congiuntura nella città metropolitana di Venezia, nel I trimestre 2024, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, si registra un rallentamento dell’attività delle imprese dell’industria, con andamenti migliori rispetto alla media regionale. La produzione è in diminuzione dell’1,4% rispetto al I trimestre 2023, ma stabile rispetto al trimestre precedente. Il fatturato totale diminuisce dell’1%, mentre gli ordinativi sono in crescita sia dal mercato interno (+1,9%) che dai mercati esteri (+2%), trascinati dal settore alimentare. Si registrano invece peggioramenti rispetto al trimestre precedente per il grado di utilizzo degli impianti, che si attesta al 67%, e per i giorni di produzione assicurati, che a fine trimestre sono 54.

Riguardo ai prossimi 3 mesi, gli imprenditori del veneziano si dimostrano più ottimisti rispetto alla media regionale, con percentuali molto vicine a quelle del trimestre precedente: il 47% prevede un aumento della produzione con un saldo positivo di 31 punti percentuali tra ottimisti e pessimisti. Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 49% degli intervistati, in aumento rispetto alle previsioni del trimestre precedente. Con riferimento agli ordini prospettive più ottimistiche verso il mercato interno, in aumento per il 43%, rispetto al mercato estero per il quale il 36% degli imprenditori prevede un aumento e il 42% una stabilità, con un saldo di 14 punti percentuali sulle previsioni di diminuzione. 

Nella provincia di Rovigo, nell’ultimo trimestre del 2023, si è registrata, rispetto all’anno precedente, una contrazione del 3,1% della produzione industriale e una diminuzione più accentuata del fatturato totale del 5,1%, con andamenti peggiori rispetto alla media regionale. Gli ordinativi sono in contrazione sia dal mercato interno (-4,7%) che dai mercati esteri (-5,3%). Il grado di utilizzo degli impianti si mantiene al 68% mentre diminuiscono i giorni di produzione assicurati a fine trimestre che passano dai 66 del quarto trimestre 2023 a 59. 

Le prospettive degli imprenditori rodigini sono in miglioramento rispetto al trimestre precedente, e aumenta la differenza tra le quote di imprenditori che prevedono aumenti e quelli che prevedono diminuzioni, con saldi più alti rispetto alla media regionale.

Per quanto riguarda la produzione: il 51% degli intervistati prevede un aumento, il 18% una diminuzione; il 31% una stazionarietà. Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 61% degli imprenditori, in notevole aumento rispetto alle previsioni del trimestre precedente. Con riferimento agli ordini prospettive positive sia verso il mercato interno, in aumento per il 46% degli intervistati, con un saldo di 28 p.p. tra stime ottimiste e di contrazione, sia verso il mercato estero per il quale il 55% degli imprenditori prevede un aumento e il 33% una stabilità, con un saldo di ben 43 punti percentuali sulle previsioni di diminuzione.

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