Brusco: “Ringraziamo Lega, Forza Italia e il centrodestra per Iras”

La profonda crisi della casa di riposo di Rovigo deriva da una serie di scelte sbagliate del centrodestra. Ne è convinto Guglielmo Brusco. Spetta alla Regione del Veneto ripianare il debito

ROVIGO – “Premesso che la gestione Gaffeo della vicenda Iras Rovigo non è stata, per noi di Rifondazione Comunista, la più gradita – esordisce Guglielmo Brusco, ex assessore provinciale e referente per la Sanità polesana – è giusto anche dire, a tutti quelli del centrodestra, in particolare a quelli di Lega (LEGGI ARTICOLO) e Forza Italia (LEGGI ARTICOLO), che ora contestano il sindaco sulla stampa (LEGGI ARTICOLO), che dovrebbero almeno limitare di molto le loro dichiarazioni polemiche. Perché, furono proprio Lega, Forza Italia e altri soci del centrodestra regionale, che avrebbero dovuto, anche in altri tempi, salvare la gestione Iras, con interventi adeguati.

E’ anche ora di finirla che, grazie poi a certa informazione istituzionale, i colpevoli possano diventare “benefattori” e le vittime, i “colpevoli”. E, la onesta e la buona memoria possono aiutare molto a trovare le giuste soluzioni.

Per questo, agli urlatori anti Gaffeo di questo periodo Iras, è bene ricordare che: è la Regione del Veneto che dovrebbe coprire il deficit generato da Iras e dare il via libera ad un non impossibile progetto che porti l’Ente ad un suo rilancio.

La situazione drammatica che rischia di travolgere irrimediabilmente l’Iras, ha assunto contorni sempre più preoccupanti a partire da quando il sindaco di Rovigo era il Forzista Paolo Avezzù (LEGGI ARTICOLO). Sindaco che, nel febbraio del 2002, anche contro il parere di una specifica commissione comunale, a maggioranza, fece approvare in consiglio comunale una variante al Piano regolatore, che avrebbe consentito alla proprietà della clinica privata Città di Rovigo, oltre che la costruzione del suo nuovo ospedale, anche quella di una nuova Rsa, residenza sanitaria assistenziale.

Il risultato è che oggi, la proprietà della clinica privata, che ha dimostrato una straordinaria preveggenza, tale residenza sanitaria (prevista nella vecchia sede del Città di Rovigo), l’ha costruita addirittura presso il nuovo ospedale. E in quella nuova sede, grazie a Lega e soci, ha fortunatamente ottenuto l’accredito di 100 posti letto convenzionati “per persone non autosufficienti di primo livello”. Bene per la proprietà privata del Città di Rovigo, malissimo invece per l’Iras, le cui entrate da rette, sono diminuite subito di qualche milione di euro ogni anno!

Insomma, come può capire anche un qualsiasi esponente del centrodestra, con quelle mosse, i loro capi regionali, hanno fatto molto male all’Iras. Perché? Perché chi è andato e va dal privato, non ha portato e non porta, i suoi soldi e quelli della Regione, all’IRAS.

E contro questo andazzo, che fece il sindaco Leghista Bergamin? Avete notizie in merito?

E proprio grazie a queste scelte della Regione del Veneto (Lega, FI ed altri di destra), il privato gestore del Centro Servizi, solo tra il 2017 e il 2020, ha incassato, oltre ai soldi “ospedalieri”, altri 13.772.746 euro (3.443.186 euro annui). Soldi che, per l’assistenza a persone non autosufficienti, se fossero finiti all’IRAS, sarebbero stati certamente un bel grande aiuto. E a conferma di ciò, per il 2022, sempre per le rette di persone ricoverate al Centro Servizi, sono stati pagati, per gran parte con soldi pubblici, altri 3.492.486 euro.

E, per confermare le possibilità di rilancio dell’Iras, ricordiamo che le proposte, da tempo non mancano! Basti pensare ad esempio, solo alla possibilità di assistenza e cura di malati psichiatrici, ora, a centinaia, per gran parte in mano private. Anche per questi esseri umani sfortunati, noi siamo per l’assistenza pubblica, non privata” conclude da Trecenta Brusco Guglielmo per PRC – Sanità Polesana.

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