BOTTRIGHE (Rovigo) – Domenica 5 gennaio (in caso di maltempo lunedì 6) dalle ore 16 alle 18 torna a Bottrighe, dopo il successo della precedente, “Ghe chi la Vecia salvà dai pompieri”, ovvero la festa della befana.
La manifestazione è organizzata dall’Aribo, associazione Ricreativa Bottrighese e dal gruppo folkloristico “Bontemponi” con la collaborazione del comando provinciale dei Vigili del fuoco, Croce Verde, Avis, Fidas Polesana ed aziende commerciali ed artigianali di Bottrighe e della zona. In piazza della Libertà, sul liston di palazzo civico, andrà in scena il villaggio degli antichi mestieri in movimento della pro loco “Vita d’altri tempi” di Correzzola (Pd).
Inoltre animazioni no stop per grandi e piccini, con befane, giochi, bancarelle e prodotti tipici del territorio del Delta. Tra le novità anche l’intervento delle befane in bicicletta proposte da Mtb Tutti in Bici di Adria presieduto da Luigi Giribuola con la regia di Marzia Suman. Durante la kermesse arriverà la befana, ma attenzione, occorrerà salvarla dai nuovi pericoli causati nei piani alti di un vicino palazzo. Saranno quindi chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che dovranno faticare non poco per portare in salvo la “vecchietta” qui arrivata per distribuire gratuitamente la calza a tutti i bambini che presenzieranno. In piazza interverrà anche una storica bicletta originale dei pompieri con tanto di naspo e sirena.
I Bontemponi, in versione befana, con tabarri, lantene e campanacci, si esibiranno nei canti beneaguranti del “Bunin Bonano” e “Ghe chi la vecia cà vien da Milan”, il cui testo è stato scritto dal cantastorie “Conchelo”, ovvero Primo Armaroli, nativo di Bottrighe, emigrato nel 1939 a Garlasco (Pavia) e scomparso nel 1965. La manifestazione, presentata da Roberto Marangoni e Barbara Banin, chiuderà con una coloratissima e scopiettante sorpresa finale.