ADRIA (Rovigo) – Un appello al sindaco del Comune di Adria Massimo Barbujani a firma delle liste civiche del movimento Ibc di Adria, presentato dal consigliere comunale Enrico Bonato in vista del sit-in davanti all’Ospedale di Adria per difendere la sanità pubblica che vorrebbe organizare l’amministrazione comunale.
“La data della manifestazione è stata spostata più volte, creando confusione tra la popolazione – afferma Bonato – e come capogruppo del Gruppo Consiliare “Impegno per il Bene Comune”, la invito a coinvolgere tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale per massimizzare la partecipazione.
Le chiediamo di avere il coraggio di superare qualsiasi barriera ideologica e di agire con la ferma volontà di difendere un bene comune fondamentale non solo per Adria, ma per un territorio molto più ampio.
Per una manifestazione di tale importanza, non possiamo permetterci un flop: il coinvolgimento deve essere il più ampio possibile. La confusione sulla data e l’organizzazione in solitaria rischiano di generare poco movimento, dando l’impressione che alla città di Adria e ai Polesani non interessi il futuro del servizio socio sanitario pubblico. Questo si tradurrebbe anche in un suo fallimento politico. Il nostro interesse non è sfruttare questo potenziale insuccesso, ma agire per il bene della collettività contribuendo affinché la voce della cittadinanza arrivi forte e chiara”.
Nell’appello si chiede quindi: di attuare misure comunicative efficaci per informare i cittadini del territorio; di convocare una capigruppo tematica o creare una specifica Commissione Consiliare tematica; di riflettere attentamente sulla data: per manifestazioni di questo genere, se si punta a una grande partecipazione, è necessario coordinarsi con la Questura e la Polizia Locale. Meglio evitare che l’evento venga bloccato il giorno stesso per problemi di sicurezza; di scegliere con precisione una data che permetta di coinvolgere Amministratori locali, Provincia e Regione. L’assenza territoriale certificherebbe un pericoloso isolamento; di coinvolgere associazioni e comitati”.
Bonato conclude con la speranza che prevalga il buon senso per il bene della città di Adria.