L'ex sindaco contesta la mancata convocazione per discutere sulla richiesta di un impianto di trattamento rifiuti per la produzione di biometano

TRECENTA (Rovigo) – “Le amministrazioni in cui ho avuto l’onore ed onere di operare da vicesindaco e da sindaco, nel prendere atto delle difficoltà di insediamenti industriali sul territorio in similitudine ad altre realtà vicine, a causa principalmente di viabilità inadeguata, si sono indirizzate verso i servizi a livello comunale ed intercomunale” ribadisce il consigliere comunale Antonio Laruccia.

Non solo, ma fra i meriti evocati l’ex sindaco rammenta che: “Con il sostegno della Fondazione Cariparo, dello Stato, della Regione e dei nostri rappresentanti, abbiamo ristrutturato il teatro, attivato il Nido Integrato, grazie alle Suore della Casa Divina Provvidenza in rapporto col Comune, ristrutturato l’ostello nella sede della ex scuola elementare di Sariano, attivato il doposcuola, pre-scuola e campi estivi, contribuendo al restauro dei dipinti della chiesta di san Maurelio … e molto altro”.

Nel 2019, inoltre, per la rilevanza delle potenzialità turistiche ed artistiche del territorio di Trecenta, l’amministrazione comunale aveva chiesto alla direzione dell’Ente Parco del Delta di inserire il Comune di Trecenta nell’Odg (Organizzazione della gestione della destinazione), Stt (Sistema turistico telematico) “Po ed il suo Delta”, l’inserimento dell’area trecentana, consapevolmente accettata dai Sindaci del Delta.

“Ritenevo che su questa strada, come peraltro da programma elettorale, – aggiunge Laruccia – questa amministrazione volesse dare continuità a quel progetto; invece ci troviamo a dover affrontare il rischio concreto di un insediamento invasivo per il territorio, e non si comprende quali vantaggi possa portare alla Comunità…”.

La sindaca Anna Gotti invitata da Laruccia a convocare un consiglio comunale aperto (LEGGI ARTICOLO), massima espressione di democrazia, ha declinato, accompagnando il rifiuto dell’assemblea, dalla già espressa giustificazione: “ …tanto è la Regione che decide”. Un’affermazione preoccupante per Laruccia in quanto “non totalmente vera, che pone piuttosto in evidenza la mancanza di volontà di assumere azioni di difesa dell’ambiente, del territorio e della comunità intera, glissando il confronto con gli altri soggetti istituzionali che partecipano alla Conferenza dei servizi, prossimamente convocata dalla Regione”.

“Rivolgo pertanto un ulteriore invito alla Sindaca – conclude Laruccia – di chiedere con i Sindaci dei Comuni vicini la Valutazione di impatto ambientale affinché l’Ulss 5 Polesana possa svolgere una Valutazione di impatto sanitario a tutela della struttura ospedaliera e dei  pazienti che fruiscono del San Luca di Trecenta”.

U.M.B.

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