Duro attacco alla amministrazione guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo da parte del vice commissario provinciale di Forza Italia

ROVIGO – “La nostra amministrazione comunale non finisce mai di stupirci – afferma Andrea Bimbatti, vice commissario provinciale di Forza Italia in merito al recupero dell’ex ospedale Maddalena – Si ventilano ipotesi di restituzione del finanziamento, che per altro creerebbe un debito fuori bilancio corrispondente all’acquisto dell’immbobile, per le lungaggini dell’avvio lavori. L’ipotesi fa rabbrividire e conferma oltre quattro anni di assenza totale dell’assessorato all’urbanistica, già al centro di forti polemiche anche per bocca della stessa maggioranza”.

“Forse in vista della prossima campagna elettorale ora anche il “compagno” Azzalin si è accorto che qualcosa non funziona, ma forse non si è accorto che amministrano la città da quattro anni, e vorremmo conoscere quale è la programmazione urbanistica della nostra città e quale è l’idea di città che lascerà in eredità ai cittadini questa giunta” aggiunge Bimbatti.

“Il recupero del compendio ex Maddalena è un’occasione storica per il Comune di Rovigo, un finanziamento a fondo perduto di oltre 13 milioni, per ridare dignità ad un’area abitata da oltre ventimila rodigini, offre una riqualificazione di un quartiere che ospita il tempio laico simbolo della città, lo stadio di rugby Battaglini.

Ora i costi sono lievitati – afferma Andrea Bimbatti – ma i progetti erano nei cassetti, i soldi erano e sono a disposizione dell’amministrazione, ma il sindaco ha pensato bene in questi mesi di sbandierare continue aggiudicazioni di fondi Pnrr che arriveranno a Rovigo, sempre se saranno rispettati i tempi.
Peccato non si sia preoccupato di lavorare in sinergia con l’assessore Luisa Cattozzo, salvata miracolosamente dal rimpasto di giunta, di concludere le opere già finanziate e che in quattro anni dovevano non solo essere cantierate, ma forse, tra un anno, anche prossime all’ultimazione.

Non essendo ancora stato approvato il progetto esecutivo dell’ex Maddalena, che andrà anche validato, i tempi della gara d’appalto sono lunghi e lontani. Anche la gestione di questa importantissima opera, che cambierebbe davvero il volto ad un importante quartiere della città, rischia di rimanere un’incompiuta e solo con responsabilità evidenti di questa amministrazione e di chi la guida”.

“Ci auguriamo tutti che il recupero possa partire e che sia assolutamente scongiurato il rischio di una perdita del finanziamento a fondo perduto – conclude il vice commissario azzurro – e forse chi amministra una città lo dovrebbe fare come il buon padre di famiglia, prima sistemando il tetto della casa (ovvero l’ex Maddalena) poi preoccupandosi di comperare gli arredi nuovi (ovvero impegnarsi per nuovi bandi Pnrr), avendo ormai dimostrato di non saper fare entrambe le cose insieme”.

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