Bilancio positivo, la maggioranza del sindaco Gaffeo approva

Si amministra dal primo all'ultimo giorno, ha ricordato Graziano Azzalin per il PD nel consiglio comunale fiume per l'approvazione del previsionale 2024 che diventa anche bilancio dell'amministrazione firmata dal sindaco Edoardo Gaffeo

ROVIGO – Un bilancio di previsione, l’ultimo per l’amministrazione Gaffeo, che diventa un bilancio consuntivo di mandato dove la stabilità politica ha dato dei risultati evidenti, così come ha dichiarato l’assessore e vicesindaco Roberto Tovo.

Le somme impegnate nel 2023 a titolo 2, ovvero a patrimonio della città, è di 20 milioni e 700 mila euro. Nei mandati precedenti sono stati impegnati al massimo 18 milioni in 5 anni. Non sono risorse cadute dal cielo. I soldi li abbiamo cercati dappertutto, non solo nel Pnrr” ha affermato Tovo plaudendo il lavoro svolto dall’assessore Luisa Cattozzo, la “cacciatrice di bandi”.

Con questo bilancio di previsione lasciamo progetti finanziati per 54 milioni di euro, noi ne abbiamo ereditati 7 al nostro insediamento. Lasciamo progettualità a chi verrà dopo di noi pari ad almeno due consiliature, ovvero 10 anni di lavoro.
Ci presentiamo con orgoglio con una quantità ed una qualità di azioni messe a terra per la nostra cittadinanza pari ad almeno il triplo di quanto mai fatto per Rovigo. Di questo non posso che ringraziare gli uffici comunali che, in questi anni, hanno lavorato con grande intensità ed efficacia.
La progettualità è chiara, abbiamo scritto il futuro della città, un consuntivo con risultati molto positivi per Rovigo ed i suoi cittadini” ha concluso il vicesindaco Tovo nella presentazione del bilancio previsionale 2024 al termine della discussione degli emendamenti proposti. Un documento che vale, come risultato di amministrazione dell’esercizio 2023 alla data di redazione del bilancio di previsione dell’anno 2024, 56 milioni di euro e 645.014,71.

Un bilancio realistico e non demagogico, migliorabile, ma il migliore possibile con le risorse a disposizione per il Comune di Rovigo, quello votato in consiglio comunale dopo due convocazioni ed oltre 14 ore di discussione, anche dai toni accesi, approvato dall’aula di palazzo Nodari che scongiura così l’utilizzo dell’esercizio provvisorio per l’amministrazione guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo.

Nelle dichiarazioni di voto tutti i gruppi di maggioranza hanno confermato fiducia all’amministrazione comunale ed hanno giudicato il documento come esempio di buongoverno, dalla capogruppo della civica del sindaco Elena Biasin, al capogruppo del Forum Matteo Masin, a Marco Bonvento, ex lista Menon, a Graziano Azzalin per il Partito Democratico, delegato dal capogruppo Nello Chendi, presente in mattinata, assente giustificato per motivi personali nel pomeriggio.

Tanti gli emendamenti proposti dalla minoranza, 55, altri dalla maggioranza, due dei quali ritirati perchè in conflitto con altri emendamenti approvati, sono stati per lo più rigettati dall’aula, per motivi contingenti, ma soprattutto per un motivo di metodo.

Lo ha spiegato il sindaco Edoardo Gaffeo all’aula: “Abbiamo deciso di investire 1,2 milioni di euro all’anno in interventi di manutenzione per la nostra città di Rovigo e le sue frazioni. Una questione di
organicità e sostenibilità dell’azione amministrativa, diciamo no ad interventi spot, operiamo con metodo e programmazione.

Ci siamo dati una lista di priorità, raccogliamo quotidianamente le segnalazioni, non facciamo favoritismi, rispettiamo il cronoprogramma degli interventi che abbiamo stabilito, lo abbiamo anche modificato per interventi considerati importanti, abbiamo riprogrammate le priorità dopo incontri con le organizzazioni datoriali e sindacali, anche in aree industriali, per risolvere problemi di sicurezza emersi dai tavoli di lavoro avviati.
Crediamo che il metodo adottato sia la strada maestra da seguire per risolvere una situazione che abbiamo ereditato, che era drammatica, e che adesso continua ad aver bisogno di interventi, ma è decisamente migliore”.

Azzalin, per il Pd, ha rimarcato: “Diciamo no a distribuzioni senza logica di risorse a pioggia come gli emendamenti per “tutte le frazioni” con un importo fisso da 25.000 euro uguale per tutte, quasi fosse un obbligo da rispettare per par condicio. Nemmeno se la minoranza di centrodestra fosse figlia della peggiore ideologia vetero comunista sarebbe riuscita a proporre un emendamento peggiore.
Manca infatti il metodo operativo e la progettualità di dove destinare le risorse, se non generiche indicazioni di “interventi per segnaletica e sicurezza”, come se l’amministrazione comunale già non si occupi di questa tematica, che è inserita nella programmazione degli interventi, e questo lo dico alla minoranza che sventola la bandiera della concretezza e del pragmatismo: sono emendamenti che non hanno alcun senso”.

16 i voti favorevoli alla delibera di bilancio, 4 voti contrari, quelli di Monica Gambardella, Sabrina Magon, Mattia Moretto e Lorenzo Rizzato hanno concluso i lavori dell’aula poco dopo le 19, rinviato le interrogazioni e le interpellanze al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

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