STIENTA (Rovigo) – Un mistero di cui molti non sospettavano neppure l’esistenza.
Un mistero svelato dopo 45 anni grazie allo studio certosino e di ricerca compiuto da Ferdinando de Laurentis.
Il maestro de Laurentis ha censito tutte le radio libere polesane, raccolto aneddoti, testimonianze, foto e ricordi. E li ha presentati al pubblico una prima volta il 16 dicembre e quindi sabato 20 aprile, a Frassinelle.
Una tale occasione non poteva esaurirsi in un paio di serate. E quindi, in collaborazione con l’associazione 7 note – 21 lettere, ha voluto concederne una terza, concentrandosi sui fatti di Stienta, che come prudenzialmente affermano i protagonisti, sono tutti prescritti.
I fatti in buona sostanza sono riferibili alla voglia di esprimersi di alcuni ragazzi e ragazze che, dotati di un trasmettitore costruito all’interno di una scatola di pastiglie Valda, 2 registratori, un’antenna, alcune cassette e tanta voglia di ascoltare e far ascoltare musica, hanno dato vita, nel 1978, a Big Radio Stienta.
I loro nomi sono Monica Chinaglia, Maurizio Bolognesi, Francesco Lupato, Patrizio Marzola, Gerardo Michelini, Andrea Partesani, Mauro Secchieri. Loro erano i dj che animavano i pomeriggi e le serate degli ascoltatori stientesi e dei paesi limitrofi, a costo di interferire, se non oscurare, il segnale RAI. Loro i protagonisti della serata in cui il mistero di Big Radio Stienta è stato finalmente svelato. Loro i volti che avremmo modo di vedere in una puntata futura di “Parliamone” che andrà in onda sul canale Tva Vicenza.
Abbiamo scoperto le loro passioni musicali, come hanno deciso di iniziare e come sono stati “invitati” a chiudere con l’esperienza della radio. Abbiamo visto le copertine dei dischi che trasmettevano, sentito dalla viva voce di Monica il jingle che caratterizzava la stazione radio e al termine abbiamo verificato quanto essi fossero abili ai fornelli.
Una serata speciale, che ha divertito i molti presenti in sala, ai quali è stata fatta una promessa. Una serata musicale in cui i dj di Big Radio Stienta si alterneranno ai piatti per far ballare quanti vorranno lasciarsi trasportare dalle note della memoria.
Come si direbbe in radio, rimanete sintonizzati, Big Radio Stienta potrebbe essere ancora presente nell’etere. Senza oscurare nessuno, altrimenti chi suonò il campanello quella ultima sera di trasmissione, o un suo giovane collega, potrebbe non essere altrettanto tollerante e comprensivo.
