As2, le polemiche portano a galla la verità

Nella ridda di commenti alla vicenda della società strumentali dei Comuni alla ricerca dell'in house dei servizi, la Cgil Rovigo ringrazia il lavoro di mediazione del Prefetto, la polemica Aretusini-Gaffeo ricorda la verità dei fatti

ROVIGO – As2 non è in house providing, ma può ritornarci, e l’impressione degli uffici comunali al tempo dell’ex sindaco Edoardo Gaffeo è stata confermata dalla gestione commissariale del Comune di Rovigo guidato dall’ex prefetto Gianfranco Tomao.

Il muro alzato dalla presidente di As2 Caterina Furfari contro le legittime richieste del Comune di Rovigo per ripristinare l’in house del servizio è caduto dopo due incontri in Prefettura (LEGGI ARTICOLO) grazie alla mediazione del Prefetto Clemente Di Nuzzo.

“Il dato innegabile dell’incontro in Prefettura per As2 è il ruolo che il tavolo richiesto al Prefetto ha svolto, luogo in cui un primo passo è stato mosso da entrambe le parti, da un lato con una dichiarazione del Commissario Prefettizio sulla disponibilità al riconoscimento del CdA di AS2 e dall’altro con la dichiarata disponibilità del Presidente del Comitato di Gestione di AS2 a convocare il comitato stesso” affermano congiuntamente Pieralberto Colombo, segretario generale Cgil di Rovigo e Federica Franceschi segretario denerale Filctem Cgil di Rovigo.

“Se tale atto rappresenta un atteggiamento propositivo è utile sottolineare, però, che è avvenuto con la disponibilità di entrambe le parti fino a poco tempo fa non scontata.
Il ruolo del Prefetto nella discussione, a cui vanno indiscutibilmente i ringraziamenti, è stato decisivo e propositivo, assegnando alle parti i ruoli e le responsabilità per aprire la fase di avvio perché non vi siano più appigli di ordine giuridico e normativo per non configurare As2 come società in house” aggiunge la Cgil.

“Corretto ricordare, sempre nel clima di dialogo instauratosi, che per il pieno riconoscimento dell’in house dovrà nei prossimi mesi essere definitivamente superato il nodo legato all’interpretazione dell’articolo del regolamento che disciplina i processi e i criteri decisionali.
Una questione quest’ultima che evidentemente coinvolgerà tutte le amministrazioni comunali socie di As2 che in provincia di Rovigo sono in fase di elezione e i nuovi organismi dirigenti che dovranno essere rinnovati nella società stessa” sottolineano Colombo e Franceschi.

L’esito dell’incontro in Prefettura, che riporta la palla alla situazione evidenziata dall’ex sindaco Gaffeo, ha portato l’ex consigliere della Lega Michele Aretusini affermare: “Edoardo, so perfettamente che a causare tutto questo sei stato tu e le vostre beghe interne con il Pd. Non venirmi a dire che hai la soluzione a un problema che hai causato tu votando contro e non riconoscendo il Cda di As2” (LEGGI ARTICOLO).
L’accusa rivolta all’ex sindaco Gaffeo è stata smontata dallo stesso Gaffeo che ha pubblicato la richiesta fatta all’azienda As2 nel 2023 di indire l’assemblea per poter riconoscere il Cda ed evitare il ricorso alle gare pubbliche per i servizi in scadenza.

E’ proprio Gaffeo, che risulta anche candidato per la rielezione a sindaco di Rovigo, che spiega: “le cose stanno così: nel giugno 2021 due cordate di soci, una di maggioranza capitanata dal Comune di Occhiobello, e una di minoranza, che oltre al Comune di Rovigo vedeva altri Comuni tra cui Bosaro, Villanova del Ghebbo, Adria, e così via… portarono in assemblea due liste distinte, quella “di Rovigo” venne esclusa e non ottenne alcuna rappresentanza, nemmeno in minoranza.

Esistevano tra i soci visioni non allineate su quali azioni strategiche la società dovesse portare a termine nel triennio, come ad esempio le azioni strategiche che As2 dovrebbe seguire in qualità di soggetto riconosciuto come gestore dell’Ipa.

Nella dinamica societaria, differenze di vedute tra soci sono eventi normali, e vengono gestiti con il voto assembleare. Per inciso, nella lista di minoranza non era presente nessun rappresentante diretto di Rovigo, che aveva dato il proprio voto per un collega in rappresentanza dei Comuni più piccoli del territorio.

Mistificare le cose non va bene, sopratutto quando ci sono di mezzo dei lavoratori. Per evitare che le gare partissero sarebbe bastato che il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, anche se non iscritto, ma notoriamente di area Lega, appoggiasse con il suo 10% di capitale sociale la mia richiesta di convocazione dell’assemblea, per obbligare il Presidente Ziosi a convocarla. Ma nonostante le mie reiterate insistenze – continua Gaffeo – data l’inerzia di Ziosi, Ferrarese non l’ha mai fatto.

Perché, se la preoccupazione di tutti era per i lavoratori? Li avete presi in giro, quei lavoratori, per far cadere la giunta del Comune di Rovigo, cioè per giochetti politici di bassa cucina” afferma Gaffeo rivolgendosi ad Aretusini, ex capogruppo consiliare della Lega che invita, se lo vorrà, ad un confronto pubblico su tema.

One Comment
  1. L’ ex consigliere Aretusini non si arrende neanche di fronte all’evidenza. C’è un limite a tutto. Non si possono falsificare le cose e prendere in giro i cittadini di Rovigo. Un minimo di decenza, non si chiede molto!

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