ROVIGO – La mozione presentata dalla consigliera comunale Margherita Balzan (Pd) è stata valutata giusta nell’intenzione, ma la lunga discussione del consiglio comunale di Rovigo ha fatto emergere che dopo 13 anni dalla nascita della società As2 ci sono problemi da risolvere per il prosieguo degli affidamenti. Oltre 1.142.000 euro di affidamenti su 5 milioni di fatturato, provengono dal miglior cliente, il Comune di Rovigo, che detiene circa il 26% di partecipazione sociale, che risulta però “svuotata” dalla mancanza di un controllo analogo congiunto da parte dei soci di minoranza, come lamentano gli uffici comunali di Rovigo.
E’ stato ricordato che il Comune di Rovigo ha votato contrariamente all’attuale Cda di As2 e quindi non conta su alcun “proprio” amministratore e l’unico modo per superare la mancanza possibilità di incidere significativamente sulla gestione societaria, evenienza che determina l’attuale condizione di mancanza del requisito di in-house providing dei servizi resi da As2 al proprio socio, è quello di poter contare su un consigliere. Una soluzione che sembra “poco elegante” ad 8 mesi dal rinnovo del Cda di As2, ma una condizione necessaria per sanare il vulnus della assenza di controllo analogo congiunto.
Spiega la situazione il segretario generale del Comune di Rovigo Alessandro Ballarin, che difende la libertà di giudizio dei colleghi dirigenti nei pareri resi sulla questione affidamenti ad As2, richiamando come Rovigo ed Occhiobello insieme potrebbero gestire maggioritariamente As2.
“Questo non va bene, ci sono criticità oggettive, superabili, soprattutto per l’efficacia del controllo analogo congiunto nel rispetto dei soci di minoranza. Ha probabilmente funzionato prima finchè tutti votavano a favore, ma non funziona bene nel caso qualche socio vota negativamente” ha dichiarato Ballarin.
“Il regolamento che abbiamo esaminato si presenta ambiguo, con commi diversi per il metodo di votazione, per quote o per teste. I soci devono necessariamente avere la possibilità di avere una influenza sulla società. Ci devono essere possibilità, nella misura maggiore possibile, nel concorso alla gestione della società per poterla considerare una società in-house providing.
Oggi manca il presidente dell’assemblea di controllo analogo, garante della possibilità dei soci di gestire la società, (Raffaele Ziosi del Comune di Occhiobello) e me ne dispiaccio.
Tutte le sentenze, dall’Unione europea, a quelle nazionali dei Tar, a quelle dell’antitrust, al vademecum Anac, evidenziano come le votazioni per quote sociali non garantiscono il “controllo congiunto” altrimenti la partecipazione sociale di minoranza viene svuotata di significato.
La carenza di questo principio comporta la violazione delle norme esistenti sulla correttezza degli affidamenti ad una società che al momento non è in-house. Le pronunce sono innumerevoli, ultima quella di Anac 2022.
Come responsabile anticorruzione del Comune di Rovigo, non posso non tenerne conto, al di là delle osservazioni del Cda di As2. O si alza la soglia del voto per quote o si contempera il voto per testa con quorum di capitale”.
Il sindaco Edoardo Gaffeo ribadisce che “Non si mette in discussione l’esistenza del regolamento, ma l’applicazione del regolamento stesso nell’esercizio del controllo analogo che non è congiunto, basta verificarlo con un semplice accesso agli atti sulle delibere votate.
Non possiamo far finta che il problema non ci sia, va risolto dai soci della società perchè esistono verbali di votazioni che sono passate con 3 voti favorevoli ed il resto dei soci astenuti o contrari”.
La presidente di As2 Caterina Furfari ha annunciato che non ci sarà bisogno di richiedere l’accesso agli atti in quanto i verbali sono stati inviati a tutti i consiglieri comunali ed al segretario generale Alessandro Ballarin.
Dopo oltre 4 ore di consiglio comunale, la mozione Balzan viene approvata all’unanimità dei presenti con 20 voti favorevoli.