ROVIGO – “Sotto l’amministrazione comunale del sindaco Gaffeo, Rovigo è precipitata nella classifica relativa alla qualità della vita. Ora, in questa difficile situazione, l’ultima cosa della quale Rovigo ha bisogno, la cosa che assolutamente non può permettersi, è un anno e mezzo di paralisi politica provocata dalle beghe di bottega tra civici e Pd. Dobbiamo essere chiari: Rovigo non può stare ferma, immobile, ad assistere all’imbarazzante teatrino dei civici che litigano col Pd, invece di amministrare”.
E’ una dichiarazione pesante, quella di Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rovigo. Arriva dopo che il sindaco ha deciso di non portare in votazione la proposta di istituire un biglietto di ingresso per visitare il Tempio della Rotonda. Un punto qualificante dell’agire dell’amministrazione, come rivendicato a più riprese dallo stesso sindaco nei giorni precedenti.
“E’ un episodio gravissimo, perché significa una cosa sola: l’amministrazione comunale temeva di non avere i voti per ottenere l’approvazione, stante i malumori espressi dal Pd – prosegue Aretusini – Così, accade che un provvedimento difeso a spada tratta dal sindaco sulla stampa sino a poche ore prima del voto, venga poi accantonato in aula, temendo la prova, appunto, del voto”.
“Questo significa una cosa sola: l’amministrazione comunale è la prima a non sapere se ha ancora i numeri per governare – attacca il capogruppo della Lega – e preferisce prendere tempo bloccando quegli stessi provvedimenti che sosteneva con enfasi. Ora, lo ripetiamo, la città, non può permettersi di perdere tempo in questa maniera: se Gaffeo ha i numeri per governare, governi, altrimenti, se non può governare, vada a casa. E’ molto semplice”.
“Non si può pretendere che Rovigo e i Rodigini paghino ancora le questioni interne tra i civici e il Pd, che non interessano a nessuno. Questa amministrazione è nata zoppa sin dall’inizio, con due anime che mal si sopportano, anzi, non si sopportano proprio, tanto che ancora non capiamo per quale recondito motivo si siano alleate, se hanno iniziato a farsi i dispetti subito dopo avere vinto. Quale che sia il motivo, comunque, siamo certi che non interessa ai cittadini, che hanno ben altre questioni cui pensare”.
“Ripetiamo: Rovigo non può perdere tempo con questi teatrini. Se l’amministrazione civica non è più in grado di amministrare, tenuta in ostaggio dal Pd, dignità e responsabilità indicano una strada molto semplice: dimissioni e tutti a casa”.