Aretusini e Noce (Lega): A Rovigo c’è emergenza abitativa

70 alloggi e 450 domande, per i cosiddetti “alloggi parcheggio”. Secondo i candidati del Carroccio il Comune poteva fare di più

ROVIGO – “E’ un vero allarme sociale. I dati dell’emergenza abitativa a Rovigo sono gravissimi e rendono necessaria l’immediata adozione di contromisure. Secondo gli ultimi dati disponibili, per quanto riguarda le cosiddette “case popolari”, a fronte di una disponibilità di circa 70 alloggi, sono state avanzate 450 domande, per i cosiddetti “alloggi parcheggio”, destinati a fronteggiare le situazioni di particolare emergenza, a 10 immobili disponibili corrispondono una cinquantina di domande. Il tutto in un contesto di mercato immobiliare “esploso”, con prezzi degli affitti aumentati considerevolmente e una domanda costante. Per chi ha meno, una situazione insostenibile”.

A intervenire sulla questione, Michele Aretusini, capogruppo uscente della Lega per Salvini Premier in consiglio comunale a Rovigo, e Valentina Noce, consigliera uscente dello stesso partito, entrambi ricandidati come consiglieri nella lista Lega, che sostiene la candidatura di Valeria Cittadin a sindaco del centrodestra unito con Azione di Carlo Calenda.

“Chi versa in difficoltà economiche – proseguono Aretusini e Noce – ormai rischia di restare senza una abitazione e questo, per un Comune che non si trova certo in difficoltà economiche come quello di Rovigo, che anzi ha portato in consiglio avanzi milionari di bilancio, è intollerabile. Da tempo denunciamo la scarsa attenzione che l’amministrazione comunale Gaffeo ha avuto su questo versante, che ben avrebbe potuto far fronte a tante situazioni in sinergia con altri enti, anche sviluppando servizi di politiche attive del lavoro”.

“Ricordiamo infatti – chiudono Noce e Aretusini – la vicenda che abbiamo portato alla luce nei mesi scorsi, quando il Comune si è fatto sfuggire la possibilità di portare a casa un finanziamento, di fatto già assegnato, della straordinaria somma di 715mila euro per realizzare alloggi per 12 persone diversamente abili. In quella occasione, ricevemmo la deprimente risposta che non c’erano le risorse di personale per concludere il lavoro progettuale entro i termini. Ma la programmazione, la progettazione, la partecipazione ai bandi e la gestione di risorse umane e finanziarie sono elementi imprescindibili all’azione amministrativa: l’incapacità di portare a casa fondi necessari al sociale, soprattutto se rivolti a persone in condizione di svantaggio come le disabilità, e’ la più grave sconfitta politica della precedente amministrazione comunale.

Noi crediamo che la volontà politica debba volgere anzitutto lo sguardo a quanti si trovino in condizioni di necessità e mettere in atto azioni concrete per l’inclusione sociale, anche attraverso appositi bandi a sostegno delle famiglie per il mantenimento dell’abitazione in locazione o per la ricerca di nuove soluzioni abitative temporanee, volte al contenimento dell’emergenza abitativa.”

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