Anpi e Cgil Rovigo: il 25 aprile e i suoi valori

L'attualità della celebrazione della Festa della Liberazione per Antonella Toffanello, Presidente Provinciale ANPI Rovigo e Pieralberto Colombo, Segretario Generale CGIL Rovigo

ROVIGO – La data del 25 aprile è simbolo dell’Italia libera e liberata, dopo venti mesi di Resistenza ed un drammatico tributo di sangue e di dolore. Fine dell’occupazione tedesca. Fine del fascismo. Fine del conflitto. Si abbatteva lo Stato fascista, ma anche il vecchio Stato liberale, e si avviava la costruzione di un nuovo Stato e di una nuova società.

Il 2 giugno del 1946 il popolo sceglieva la Repubblica e con la Costituzione del 1948 nasceva l’Italia democratica che si fonda sul lavoro e che ripudia la guerra.

Oggi sembra che i valori dell’antifascismo e della Resistenza (che accumunò comunisti, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, azionisti, ecc), che sconfissero la dittatura in Italia e consentirono a tutti noi di vivere in libertà e pace, siano messi in discussione proprio da chi rappresenta le Istituzioni del nostro Paese democratico, a partire dal Governo, con vari distinguo o “contro narrazioni”.

Tali valori devono invece tornare ad essere unificanti senza ambiguità ed anche per questo è importante continuare a coltivarne con cura la memoria, a partire dalle nuove generazioni.

I padri costituenti non ebbero neppure la necessità di scrivere la parola antifascista perché la nostra Costituzione segnava la netta frattura con la dittatura fascista ed afferma tutt’ora principi invece totalmente negati dal fascismo: democrazia contro dittatura, uguaglianza contro ogni discriminazione e la libertà contro l’oppressione.

Mettere in discussione o solo in dubbio tutto ciò, a partire dai valori fondanti la nostra Costituzione (anche attraverso riforme come il premierato o l’autonomina differenziata che alterano l’equilibrio dei poteri alla base della nostra democrazia ed aumenteranno le diseguaglianze tra territori come anche tra ricchi e poveri) significa mettere in discussione colpevolmente proprio la democrazia, la libertà, l’uguaglianza, il lavoro dignitoso e la Pace su cui si fonda la nostra repubblica democratica fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza.

Tutto è ancor più in pericolo perché c’è la guerra, di cui si parla spesso in modo irresponsabile, come se fosse una dura necessità o, peggio, una nuova e accettabile normalità.

Fondamentale è quindi agire tutti insieme anche per ridurre le tante diseguaglianze socio-economiche ancora esistenti. Nessuno può essere davvero libero e godere in pieno degli importanti diritti previsti dalla nostra Costituzione se è oggetto di discriminazioni di qualsiasi natura (di genere, di razza, di religione o altro), se vive in povertà, se non ha un lavoro o è costretto a vivere nella precarietà del lavoro, se non può godere del diritto universale alla salute ed all’istruzione.

Ecco perché ANPI Comitato Provinciale di Rovigo e CGIL Provinciale di Rovigo ribadiscono che questo non può essere un 25 Aprile come gli altri. Gli antifascisti ed i democratici devono ritrovarsi tutti nelle piazze per ribadire con forza che L’Italia è una Repubblica antifascista e democratica e che i cittadini di questo Paese hanno diritto ad avere una speranza di un futuro fatto di un lavoro dignitoso e sicuro, di uguaglianza, di solidarietà e di una pace stabile e duratura.

Anche per tali ragioni, Anpi, CGIL e molte altre Associazioni vi aspettano a Pontecchio Polesine il pomeriggio del 25 Aprile per festeggiare insieme la Festa della liberazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie