Ancora un pellegrinaggio a Roma per il museo Baruffaldi di Badia

Il sindaco Giovanni Rossi incontra il ministro Gennaro Sangiuliano accompagnato dalla deputata di Coraggio Italia Martina Semenzato

BADIA POLESINE (Rovigo) – Archiviata l’esperienza Lega della passata legislatura, promossa dall’ex vicesindaco e deputata Antonietta Giacometti, mentre rimane ancora in stallo l’ipotesi di sblocco finanziamenti con Fratelli d’Italia (LEGGI ARTICOLO), il sindaco di Badia Polesine Giovanni Rossi è tornato a Roma per parlare con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano del finanziamento necessario al completamento del Museo civico Baruffaldi.
È stato un incontro propiziato dall’onorevole Martina Semenzato di Coraggio Italia, per perorare la causa del nostro museo civico”, ha dichiarato il sindaco vicino al primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro.

Secondo il primo cittadino, “…l’esito dell’incontro è stato positivo perché se nono altro sappiamo quale tipo di richiesta dobbiamo fare al Ministero per provare ad essere finanziati. Non più attraverso il progetto Bellezza che di fatto è lettera morta, ma attraverso un nuovo canale di finanziamento che sarebbe quello “dei progetti strategici” della cultura italiana”.

Il problema, secondo quanto riferito al sindaco, è che gli 800mila euro necessari al completamento del museo civico Baruffaldi, per il quale si sperava nel “Bando Bellezza”, non sono più stati finanziati dal Governo di Giorgia Meloni.

Siamo dunque all’ennesima puntata di un’annosa vicenda che, né i rapporti personali di Vittorio Sgarbi con l’allora ministro alla cultura Dario Franceschini né la discesa nella capitale del sindaco, nel novembre 2022 (LEGGI ARTICOLO), con la delegazione di Fratelli d’Italia accompagnata dal senatore Bartolomeo Amidei per “sbrogliare la pratica” hanno risolto.

Per fortuna che la Regione Veneto ha concesso la proroga dei lavori al 31 dicembre 2025 per cui, ripresentando la domanda di finanziamento per i “progetti strategici della cultura italiana” entro il prossimo autunno, qualora la risposta del Ministero fosse positiva, dovrebbe arrivare entro febbraio/marzo 2025. A quel punto, – è questo l’auspicio di Giovanni Rossi -, saremmo in tempo per predisporre la gara d’appalto entro maggio, iniziare i lavori ai primi di giugno e concluderli in sei mesi. Quindi giusto in tempo”.

Ugo Mariano Brasioli

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