LENDINARA (Rovigo) – Il gruppo di opposizione interviene sul consiglio comunale di martedì scorso, 11 febbraio, definendo: “A dir poco “sconvolgente” il comportamento del vice sindaco di Lendinara, che ha attribuito a sua eccellenza il Prefetto Dott.ssa Franca Tancredi delle dichiarazioni, come ha dimostrato il consigliere Stefano Borile, mai dette e mai scritte”.

È successo durante l’approvazione del nuovo regolamento sull’utilizzo della fascia tricolore quando il vice sindaco ha sostenuto la possibilità di indossare la fascia tricolore anche da parte dei consiglieri comunali. Caso, secondo l’opposizione, esplicitamente escluso dalla legge (Art. 50 comma 12 e Art. 53 comma 2 del D.L. 267/00), garantito da una nota Prefettizia arrivata in Comune il 17 Dicembre 2024.
“Praticamente – sostengono i consiglieri di opposizione – si è affermato che il Prefetto avrebbe dato con una nota il nulla osta a votare un regolamento contro la legge”.
A questo punto il consigliere Stefano Borile afferma: “Se davvero il Prefetto ha scritto questa cosa e non ci credo, ma se l’ha scritta allora leggete la nota prefettizia e io voto il regolamento, ma vi assicuro che un Prefetto non può aver scritto una cosa del genere e quindi state mentendo. Tuttavia attendo la lettura”.
Il Segretario comunale ha letto la nota Prefettizia che in sintesi richiama di attenersi all’art. 50 comma 12 del D.L. succitato e alla legge costituzionale n° 3 del 18 Ottobre 2001 che in modo esplicito escludono l’utilizzo della fascia tricolore per tutti tranne che per il Sindaco e per il Vice Sindaco. Nessun’altro può indossare la fascia tricolore.
Il consigliere Stefano Borile ha invocato pertanto un’ammonizione per l’uso improprio della fascia da parte del consigliere Franco Fioravanti e dell’assessore Monica Pavarin.
Ad aggiungere la beffa all’inganno è stato, secondo i firmatari del documento, il tentativo del Sindaco che arrampicandosi sugli specchi ha sostenuto la possibilità che tutti i consiglieri possano indossare la fascia tricolore.
“Dichiarazioni incredibili e dolorose da ascoltare… e pericolosamente assecondate da un Segretario Comunale ormai in balia di una maggioranza”.
Fin qui Borile, al quale però replica il vicesindaco Natale Dallagà (foto in alto) che, esibendo documentazione a supporto ribadisce la propria posizione sul regolamento, non a caso adottato da altri Comuni, affermando: “Tutto ciò che non è espressamente vietato, è lecito”. Il riferimento riguarda la pronuncia sul tema del Ministero dell’interno il 18 dicembre 2020 che attribuisce “…ampia possibilità per le autonomie locali di disciplinare, con normazione regolamentare, l’utilizzo dei propri segni distintivi anche a scopo di rappresentanza”. Per quanto concerne il contestato utilizzo della fascia tricolore, Dallagà richiama poi l’attenzione sul comma 6 dell’art. 10 del regolamento adottato dal Comune di Galbiate (ma anche da altri Comuni) che recita: “È comunque riservata in via residuale la facoltà al Sindaco di delegare l’uso della fascia tricolore ai Consiglieri in occasione di specifiche manifestazioni/eventi”.
Ugo Mariano Brasioli
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