SAN PIETRO POLESINE (Rovigo) – Viabilità da terzo mondo. Da mesi a San Pietro Polesine è sorto un comitato civico, guidato da Tiziano Cuoghi, che s’è mobilitato onde porre all’attenzione dei sindaci e della Regione Veneto il problema dell’isolamento della frazione sampietrese, ciò inserito nel più vasto quadro negativo viario altopolesano. In tale ottica s’è sostenuto e si sostiene l’immobilismo dei sindaci nei confronti di Venezia.
Chiamati in causa i primi cittadini Anna Marchesini (Melara), Lara Chiccoli (Bergantino), Luigi Petrella (Castelmassa) e Angela Gazzi (Ceneselli) hanno risposto congiuntamente in un comunicato ufficiale che non è vero.
Infatti sono state numerose le richieste a Veneto Strade e a Palazzo Balbi per interventi viari risolutivi: l’incontro in videoconferenza il 12 marzo 2021 con l’assessore regionale alle strade De Berti alla presenza del collega Cristiano Corazzari; Le due lettere congiunta dei cinque sindaci del 20 dicembre 2022 e del 23 maggio 2023. La Regione e Veneto Strade hanno risposto “in modo interlocutorio”.
Ci sono grosse realtà produttive come la massese Cargill, la bergantinese Bormioli e il distretto della giostra, che necessitano di strade migliori.
Per i sindaci di cui sopra ”la condizione di isolamento in cui si viene a trovare da tempo il territorio altopolesano sta rallentando le possibilità di sviluppo dei nostri paesi a livello di crescita e occupazione lavorativa, favorendo l’emigrazione soprattutto dei nostri giovani”.
In particolare la regionale 482 Ostiglia-Castelmassa-Badia Polesine, vecchia, angusta e ricca di curve, da troppo tempo non vede interventi strutturali, in presenza di un traffico, specie pesante, in continuo aumento.
In conclusione i sindaci ribadiscono di aver accolto positivamente la ”programmazione dei lavori” dei due rondò a Castelnovo Bariano e a Castelmassa, ”ma riteniamo che sussistano ancora impellenti problematiche per le quali, ad oggi, non è stata discussa alcuna possibilità di risoluzione. Situazioni più urgenti rispetto al passato, alla luce del riconoscimento di Zls (Zona logistica semplificata) all’intero Alto Polesine”.