ISOLA DI ALBARELLA (Rovigo) – E’ stata inaugurata con successo la mostra natura: storie e cartografie antiche. Grande soddisfazione per il curatore, Edoardo Zambon e per il direttore generale di Albarella, Mauro Rosatti che ha dichiarato “stiamo dando seguito ad un percorso importante con le tante iniziative dedicate alla cultura e al piacere del sapere. Con questa mostra diamo il via al calendario di appuntamenti arte&cultura con una rassegna di libri, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi e interessanti installazioni di arte moderna”.
Durante la presentazione Zambon ha raccontato come è nata la passione per la cartografia: “fin da piccolo sono stato affascinato dalla storia, la geografia e l’arte in generale e con il corso del tempo accompagnato dalla passione del papà collezionista di stampe antiche mi sono avvicinato al mondo della cartografia e della stampa antica, oltretutto durante gli studi presso l’Università di Padova lo studio dell’archeologia mi ha portato a dover frequentare corsi di topografia per le indagini dei territori, delle aree geografiche e dei siti archeologici oggetto di scavo”.
I contatti con docenti, antiquari e collezionisti, i numerosi viaggi di studio e vacanza lo hanno portato a visitare luoghi storici e particolari e rafforzato una passione che si è trasformata in un lavoro. da piccolo collezionista ad esperto in cartografia e stampe antiche, libri, documenti e manifesti antichi, dipinti vetri e ceramiche artistiche.
L’idea della mostra in Isola di Albarella è nata da un sentimento che appartiene alla storia familiare e Zambon afferma “Adria e Rosolina sono i luoghi di provenienza della mia famiglia e in cui sono nato e cresciuto, crescere nel Delta del Po mi ha permesso di osservare questa terra che ha attraversato importanti processi storici e un luogo eccezionale dal punto di vista geografico dai confini e percorsi naturali disegnati dall’acqua dei fiumi, delle lagune e del mare. Proprio questo ambiente che posso definire un ambiente unico al mondo e il suo sviluppo possono essere studiati dal punto di vista della cartografia”.
L’Isola di Albarella rappresenta il luogo ideale da dove partire e narrare il Polesine, il Delta del Po ed il contesto naturalistico.
Le opere esposte sono tutte originali e nell’insieme percorrono uno spazio temporale di oltre 4 secoli.
A rappresentare la cartografia ci sono incisioni su rame all’acquaforte, molte colorate con acquerello d’epoca e litografie ed alcuni cabrei -disegni. Presenti anche preziose mappe delle due principali città più conosciute: Rovigo ed Adria.
stampe antiche incisioni in rame o litografie provenienti da grandi opere botaniche e naturaliste databili dal 700’ al ‘900 che raffigurano animali, piante e fiori e stampe dal tema marino con scene navali, porti, piroscafi.