Accordo storico tra Ulss 5 Polesana e Sindacati

Altri 500 dipendenti otterranno il passaggio economico di fascia, dopo i 700 del 2020 e gli 875 del 2021, Cristiano Pavarin, Segretario generale  Uil-Fpl Rovigo, ha fortemente voluto questo accordo vincendo anche le perplessità di altre sigle sindacali

ROVIGO – Una buona notizia, anzi due. La prima è che altri 500 dipendenti, con decorrenza primo gennaio 2022, otterranno il passaggio economico di fascia, dopo i 700 del 2020 e gli 875 del 2021, arrivando quindi a chiudere in un triennio, il pressoché integrale passaggio di fascia di tutti i dipendenti, con la sola esclusione dei nuovi assunti. E questo grazie all’accordo sindacale voluto e promosso dalle Rsu anche con il sostegno della Uil Fpl, che ha visto l’Ulss Polesana unica in Veneto a raggiungere questo importantissimo risultato, trasformando le risorse di produttività, prima spese per progetti, in un aumento economico, fisso e continuativo, per la quasi totalità dei dipendenti con i requisiti, che inciderà positivamente anche nel calcolo della futura pensione, diversamente dai bonus una tantum. 

“Un accordo – sottolinea Cristiano Pavarin, Segretario generale  Uil-Fpl Rovigo – che lo scorso anno è stato osteggiato pesantemente dalla Cgil, che contestava l’inserimento tra i criteri di una prova a quiz sul codice di comportamento, necessaria per innalzare al massimo il numero dei dipendenti beneficiari della progressione economica. 

La seconda buona notizia è proprio la ritrovata unità sindacale, con la Cgil che, di fronte ai numeri, ha finalmente compreso la bontà della scelta che è stata compiuta lo scorso anno. Il contratto di lavoro nazionale recentemente sottoscritto impone proprio l’aggiunta di un criterio oltre alla valutazione individuale e l’esperienza lavorativa, esattamente come avevamo anticipato in quello che consideriamo come un capolavoro, che ha garantito il massimo risultato nel minor tempo possibile. Come Uil Fpl, dunque, non possiamo che registrare con favore il fatto che quest’anno la Cgil abbia compreso l’importanza dell’accordo sottoscritto, che lo scorso anno aveva invece contrastato e contestato con forza, arrivando anche a dichiarare non meglio precisati ricorsi contro un accordo che ritenevano forse illegittimo, facendo quindi marcia indietro nonostante la contrarietà e l’astensione del proprio gruppo Rsu”.

“L’accordo – conclude Pavarin – definitivo firmato lo scorso 26 settembre, dunque, oltre ad aver visto finalmente tutte le forze sindacali convergere unitariamente, permette la virtuosa e ottimale conclusione del percorso, avviato nel 2020 e confermato l’anno scorso con un passaggio storico e lungimirante, oggi riconosciuto universalmente da tutti, che ha reso possibile  il passaggio economico di fascia di 2.100 dipendenti dell’Ulss Polesana, gratificazione necessaria più che dovuta e meritata per aver garantito la qualità dei servizi in una situazione di rischio e di sovraccarico lavorativo come quella prodotta dalla pandemia”.

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