A Rovigo l’assemblea del forum regionale delle famiglie

Il presidente Marco Narseglia firma la petizione di Coldiretti #nofakeinitaly. Salvan: “una petizione per il diritto di conoscere l'origine del cibo in tavola”

ROVIGO – Il Forum Regionale delle Famiglie che rappresenta ben 80 mila nuclei familiari in Veneto si è riunito a Rovigo. Tra le realtà rappresentate c’è anche Coldiretti.  Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto  ha partecipato ai lavori oggi in programma nella sala degli Stucchi di Palazzo Cezza. 

“Di volta in volta questo appuntamento si svolge in province diverse – ha affermato il  presidente dell’associazione Marco Marseglia -: diventa così un’occasione per conoscere meglio il nostro territorio e le associazioni che vi operano. È particolarmente evidente la correlazione dei valori della famiglia rurale con quelli che sono i valori del forum che sono quelli che dovremmo proteggere nel ponte del futuro della nostra associazione, per questo abbiamo invitato il presidente Salvan a questo appuntamento”. Marseglia ha richiamato il concetto di patto intergenerazionale, oggetto di un recente convegno di Coldiretti Veneto a Treviso dove era presente e ha avuto modo di conoscere il potenziale del mondo rurale; gli agricoltori, infatti, hanno dimostrato con progetti concreti e in essere la possibilità di trasmettere valori e attività imprenditoriali tra generazioni. E ha aggiunto che “serve un intervento con qualcosa di scioccante, siamo sul punto di non ritorno; non sono le misure a tempo che risolvono i problemi attuali, dobbiamo scomodare le istituzioni per far sì che escano da immobilismo o dalla bandiera ideologica momentanea di partito. La famiglia ha bisogno di essere rilanciata come bene fondante della società” ha concluso Marseglia. 

Chiamato a intervenire, il presidente Salvan ha dichiarato come “Il nostro settore testimoni in modo trasparente quello che può fare e dare nei confronti della società e quindi delle famiglie – ha dichiarato Salvan -. Molte sono le tematiche in comune su cui ci stiamo preoccupando, sono quelle sfide relative al ricambio generazionale e la denatalità e le tendenze demografiche che quindi chiedono anche una diversa gestione dei servizi alla persona. L’agricoltura ha dimostrato che non è più soltanto il solo mondo della produzione, ma una struttura a supporto del territorio e delle realtà rivolte alle persone con difficoltà e che necessitano di servizi specifici. Le aziende agricole aprono le porte a lavoratori, a esperienze a supporto disabilità o chi ha bisogno di una seconda possibilità perché nella prima ha sbagliato.  Nel frattempo continuiamo a stimolare l’attenzione su una esigenza per noi fondamentale: preservare quello che produciamo e mangiamo con la concorrenza leale, le pari condizioni lavoro, quello che facciamo è un gioiello del territorio e dell’economia, un sinonimo di benessere; per questo abbiamo bisogno di voi società civile e necessitiamo di parlare con cittadini e consumatori i quali sono fondamentali per proseguire in questo percorso. Sarà la prima di tante volte che ci vedremo” ha promesso Salvan.

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