LENDINARA (Rovigo) – Sono state oltre 2.300 le persone provenienti da mezza Italia che hanno scoperto tre tesori lendinaresi nelle Giornate Fai d’autunno, dello scorso weekend.
“Sono stati due giorni intensi, ricchi di emozioni, fatica e gioia allo stesso tempo nel vedere quante persone sono interessate al nostro territorio e quante se ne vanno felici per aver scoperto sempre nuovi tesori nascosti del Polesine”, si legge nel comunicato emesso dagli organizzatori. Tanti, infatti, sono stati i visitatori che guidati dagli oltre 50 volontari Fai dispiegati nei tre luoghi, hanno deciso di visitare i luoghi lendinaresi scelti dalla Delegazione di Rovigo nell’estivo weekend del 14 e 15 ottobre scorso. Famiglie con bambini, gruppi, giovani provenienti anche da oltre provincia, da Novara, Pavia, Torino, Milano e Pesaro, solo per citare le più distanti.
Il luogo più gettonato è stato il Giardino ottocentesco di Ca’ Dolfin Marchiori, che per la sua particolarità e la sua aura romantica ma anche Palazzo Pretorio, che custodisce la storia più antica e affascinante di Lendinara, e Villa Braglia, il cui accesso era riservato agli iscritti, sono stati luoghi molto apprezzati dai visitatori. Numerose le iscrizioni poi per poter vedere anche il bene riservato, e i rinnovi che testimoniano quanto il lavoro della Fondazione e dei nostri volontari è apprezzato e accolto positivamente da chi ci segue.
I responsabili del Fai ringraziano le famiglie che hanno aperto le porte di casa loro, a partire dalla famiglia Marchiori che quest’anno ha ospitato il Fai già due volte e un grazie alla famiglia Carraro per messo a disposizione Villa Braglia, un inedito, per la prima volta aperta al pubblico. Fra i ringraziamenti non potevano mancare quelli rivolti all’Amministrazione Comunale ed in particolare a Francesca Zeggio e Franco Fioravanti, che si sono prodigati per il successo delle Giornate Fai.
Nei due giorni gli ospiti hanno potuto scoprire gli aspetti storici, architettonici e paesaggistici lendinaresi e respirare le atmosfere suggerite dai luoghi dove si aggirava Umberto Saba, amico e spesso ospite del critico d’arte Giuseppe Marchiori, e nel palazzo Pretorio ascoltare la tragica leggenda della dama rossa, che sfidò il divieto di contrarre matrimonio tra veneziani ed estensi.
I volontari del fondo ringraziano anche la Croce Rossa Italiana della sezione di Rovigo e la Protezione Civile di Lendinara, che hanno dato supporto per la sicurezza e la buona riuscita dell’evento anche per la parte logistica.
“Il sindaco interpreta attraverso la nostra operatività di assessori il concetto di Lendinara Città Ospitale – ha commentato l’assessore alla cultura Francesca Zeggio-, nell’ottica dell’accoglienza e della condivisione per valorizzare al massimo la nostra città”.
Ugo Mariano Brasioli