I 50 dipendenti di Pamara che rimangono esclusi dalla produzione in Eurovo per non aver accettato di essere assunti da Manpower continuano l'agitazione, ad Occhiobello e a Rovigo

OCCHIOBELLO (Rovigo) – Continuano le azioni dimostrative dei dipendenti della cooperativa Pamara (LEGGI ARTICOLO) aderenti a Si Cobas davanti alla prefettura di Rovigo e allo stabilibento produttivo Eurovo di Occhiobello.

Passare da dipendenti di fornitori in appalto, non più prorogato, a dipendenti a tempo indeterminato di Manpower con un piano di inserimento in Eurovo concordato con i sindacati, sembrerebbe una ottima prospettiva, ma la cinquantina di lavoratori sembra non sentire ragioni.

“Per il proprio stabilimento di Occhiobello, il Gruppo Eurovo sta attuando un piano, concordato e condiviso con le principali sigle sindacali di riferimento, volto al miglioramento delle condizioni e delle tutele dei 176 lavoratori precedentemente assunti da cooperative tramite il passaggio a contratti di staff leasing attraverso la società Manpower – affermano dall’azienda – che, gradualmente, saranno a contratto diretto con Eurovo. È un passaggio importante per il Gruppo e per tutti i lavoratori e che comporta un aumento strutturale del personale e procede in coerenza con la crescita industriale del Gruppo”.

Anche nella giornata odierna è ritornato il presidio davanti alla Prefettura di Rovigo organizzato dalla sigla Si Cobas lombarda, vista la sede sociale di Pamara.

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