La crisi energetica è l’ultima ‘mazzata’ per le Rsa, c’è forte preoccupazione per i 200 dipendenti e gli ospiti della struttura di Rovigo, la Lega chiede un confronto alla commissione consiliare competente 

ROVIGO – “Ogni giorno leggiamo notizie allarmanti sulla situazione dell’Iras di Rovigo. Allarmanti per i costi che potrebbero ricadere sul Comune, nel caso di un ritorno in suo possesso di Casa Serena, con tutti gli oneri che ciò comporterebbe; allarmanti, in generale, per la “tenuta” della maggiore casa di riposo pubblica del Polesine, che, dopo due anni di costi aumentati causa emergenza sanitaria, si trova stretta ora tra crisi energetica, concorrenza dei privati e bilanci quasi impossibili da fare quadrare; allarmanti per i circa 200 lavoratori dell’ente; e allarmanti, infine, ma non certo come ultimo punto per importanza, per gli anziani della struttura, che, dopo una vita di lavoro, hanno diritto a una vecchiaia dignitosa e stabile, con la garanzia dell’assistenza che pagano”.

Sono le parole di Michele Aretusini, consigliere comunale della Lega “Non nascondiamo, come gruppo Lega, tutta la nostra preoccupazione per una situazione che sicuramente non è facile da risolvere. In questa fase, sarebbe inutile e unicamente dannoso esasperare contrapposizioni politiche e cercare di sfruttare a fini inutilmente polemici le emergenze e le urgenze che stanno connotando il sistema di Rsa, Ipab e case di riposo in genere.

Crediamo, invece, sia fondamentale condividere la conoscenza diretta della situazione, per lavorare assieme a una possibile soluzione. In questo senso, quindi, unicamente costruttivo, vorremmo invitarla a partecipare a una riunione della commissione consiliare competente. In questa sede, desidereremmo essere messi al corrente dei dettagli della situazione, per capire, anche, se le due consulenze richieste dall’amministrazione comunale siano in effetti riuscite a dipanare la complessa questione di Casa Serena. Saremmo ovviamente felici se, alla medesima riunione, potessero prendere parte anche il commissario regionale per Iras e i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria”.

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