LENDINARA (Rovigo) – Giovedì 13 Marzo scorso, con partenza alle ore 19, si è consumata l’ennesima battaglia Consigliare tra le opposizioni e l’amministrazione Zeggio, durata quasi 5 ore. Molti e scottanti gli argomenti sul tavolo, dai mancanti introiti derivanti dalla convenzione con l’impianto a biomasse di Ramodipalo, ai 4 autovelox non omologati e passibili di rimozione da parte degli organi di controllo prefettizio, alla esautorazione delle Consulte.

“Ad ogni ragionevole proposta di convergenza su temi di interesse collettivo da parte delle opposizioni, – lamenta Moreno Ferrari – il Sindaco Zeggio ha risposto sempre con la parola No. Arroccandosi, di fatto, in un fortino di autoritarismo e chiusura pregiudiziale”.

Secca la replica del sindaco Francesca Zeggio: “Probabilmente Ferrari non ascolta quello che viene detto e non vive la città. La verità è che abbiamo dato attenzione alle loro domande formendo precise risposte, poi è chiaro che se mi fa sette volte la stessa domanda altrettante volte risponderò no. Non posso modificare il mio modo di governare rispondendo si solo per convenienza. L’autoritarismo di cui ci accusa è semplicemente governo quotidiano, condiviso quotidianamente con la maggioranza, forse il consigliere Ferrari non l’ha ancora capito. Tengo anche a precisare che il Consiglio comunale è stato predisposto sui loro argomenti offrendo la massima disponibilità anche per l’orario. Poi non si capisce perché mancasse sua moglie senz’alcuna giustificazione. Aggiungo che abbiamo accettato anche le loro question time, alcune delle quali riscritte perché contenenti nomi e cognomi che li avrebbero esposti a delle possibili denunce”.
Anche Stefano Borile, motivando l’abbandono dell’aula consigliare il 17 dicembre scorso, ha però lamentato che la maggioranza dice di rispettare le regole “…ma ogni volta che cerchiamo di accedere ai dati diventiamo matti (come nel caso della variante n. 7 ed in particolare per l’area più importante di Lendinara cioè quella dell’ex zuccherificio)”.
Dopo l’intervento di Ferrari sui rischi ambientali, il sindaco ha precisato che per l’area ex Lendifin “… allo stato attuale non c’è alcun progetto di Unichimica, ma solo richieste inerenti il fotovoltaico e di un eventuale insediamento residenziale”. In ogni caso su cosa si può o non si può fare è scritto nel Pat “… del resto nessuno di noi vorrebbe qualcosa che faccia male a Lendinara”. Fra vivaci botte e risposte (specialmente con Moreno Ferrari), il dibattito è proseguito fino alle question time, prima fra tutte, quella sull’aumento delle indennità del Cda della Casa albergo: da 190 a 340 euro per i consiglieri e da 500 a 1.000 euro al presidente.
Non meno animato il confronto sull’indennità al sindaco (2.400 euro netti al mese), al pagamento dei gettoni di presenza della minoranza e sul riferimento al compenso al segretario comunale, che Ferrari ha affermato ammontare a 176mila euro l’anno.
Ugo Mariano Brasioli
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