Sei Nazioni: Italrugby sconfitta dagli inglesi di misura 

Ottimo esordio per l’Italia di Gonzalo Quesada che nel primo tempo ha prodotto un bel rugby, Azzurri mai così vicini nel punteggio all’Inghilterra

ROMA – Da quando si gioca il Sei Nazioni le statistiche dicono che le avversarie dell’Italia hanno poco meno del 90% di probabilità di successo. Se, però, contro gli azzurri c’è l’Inghilterra questa percentuale sale al 100%. La 25° vittoria, in altrettante partite, ottenuta dai bianchi inglesi all’Olimpico ha confermato questo dato, ma mai come questa volta il divario tra le due squadre è stato così ristretto.

 Anzi nel computo delle mete l’Italia ha vinto il confronto. Nella gara d’avvio del torneo, che rappresentava anche l’esordio del nuovo CT azzurro Gonzalo Quesada, l’Italia si è trovata davanti una rabberciata Inghilterra con cinque esordienti che ha mostrato i suoi attuali limiti riuscendo a portare a casa la vittoria soprattutto grazie alla prova del pack che ha garantito grandi quantità di possesso. La squadra azzurra dal canto suo è apparsa più determinata e solida rispetto alle ultime prestazioni, specialmente nel primo tempo. Le cose belle dell’Italia sono state soprattutto le tre mete, tutte di ottima esecuzione, e la difesa che non ha mai perso il rigore tattico pur essendo stata sollecitata moltissimo. Basta dare un’occhiata al numero dei placcaggi effettuati dagli azzurri per rendersi conto del gran lavoro fatto per contenere le offensive degli inglesi. Placcare tanto, però, significa anche che il pallone è stato spesso nelle mani dei giocatori avversari ed è quello che è avvenuto all’Olimpico. 

Proprio il possesso e il territorio (si è giocato troppo nella metà campo azzurra) sono state le chiavi della vittoria dell’Inghilterra che molto cinicamente ha pensato quasi esclusivamente al risultato. Quando si difende molto, come ha fatto l’Italia, ci si espone all’indisciplina e il piede di Ford lo ha evidenziato in maniera chiara centrando ben 5 penalty che alla fine hanno determinato l’esito finale del match. La prima Italia di Quesada, comunque, esce dall’Olimpico con bilancio positivo, specialmente sul piano del morale. Certo si può recriminare sul penalty mancato da Allan nel secondo tempo che avrebbe significato il pareggio considerata la meta finale di Ioane, ma onestamente bisogna dire che l’Inghilterra, con l’Italia a quattro punti, probabilmente avrebbe gestito la partita in modo diverso. Il risultato finale, visto l’andamento del match, è sostanzialmente giusto. 

Se nel primo tempo gli azzurri hanno meritato di andare al riposo in vantaggio grazie alle due splendide marcature di Alessandro Garbisi e Allan, nella ripresa l’Inghilterra ha monopolizzato il match stazionando a lungo nella zona d’attacco lasciando poco spazio alle iniziative azzurre che solo nel finale, con il risultato ormai deciso, hanno trovato lo spiraglio giusto per il grande assolo di Ioane. In ogni caso Quesada ha buoni motivi per ritenersi soddisfatto (difesa, buona capacità di sviluppare azioni d’attacco, comportamento in mischia chiusa e una sufficiente tenuta fisica) e ha anche intravisto i settori sui quali è necessario migliorare (rimesse laterali, gioco al piede, recupero del pallone e disciplina). 

ROME, ITALY – FEBRUARY 03: Tommaso Allan of Italy celebrates after scoring a try during the Guinness Six Nations 2024 match between Italy and England at Stadio Olimpico on February 03, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Giampiero Sposito/Getty Images)

Di sicuro il nuovo CT azzurro sarà meno preoccupato del suo collega Borthwick che non riesce ancora a dare forma e identità a una squadra che ha potenzialità ben maggiori di quelle espresse contro l’Italia. Dopo questa prestazione Lamaro e compagni si ritrovano con una bella dote di fiducia alla vigilia della trasferta più dura del torneo, quella a Dublino dove è attesa dall’Irlanda che a Marsiglia ha strapazzato la Francia. Ecco la cronaca del match. Al via è l’Italia a spingere, prima con un calcetto insidioso di Paolo Garbisi che mette in difficoltà Ford, poi con una bella carica di Menoncello a metà campo. Al 5′ Allan punisce l’indisciplina inglese dalla piazzola, poi all’11’ ancora Paolo Garbisi ispira uno splendido buco di Brex apre la strada per Lorenzo Cannone, bravo a fissare l’avversario e servire al momento giusto l’accorrente Alessandro Garbisi che stoppa – quasi calcisticamente – con il piede e vola in mezzo ai pali: 10-0. 

La squadra di Borthwick risponde accorciando le distanze con Ford dalla piazzola, poi al 20 trova la meta con una grande imbucata di Freeman che apre la difesa avversaria e serve Daly che marca alla bandierina. Ford non trasforma e l’Italia resta in vantaggio. Gli Azzurri soffrono le continue cariche degli inglesi, con Ben Earl che cerca continuamente l’impatto e Steward che si inserisce da ogni parte del campo, la squadra di Quesada però tiene bene in difesa e alla prima occasione colpisce di nuovo: Paolo Garbisi apre su Brex e riceve il pallone con un loop, allarga su Allan che a sua volta serve Menoncello in corsa: lo stesso Allan segue l’azione, riceve nuovamente l’ovale e segna la seconda meta

L’Inghilterra reagisce e con una serie di raccoglie e vai mette alle corde la difesa azzurra, poi Freeman evita il placcaggio di Menoncello ma arriva corto: l’Italia tiene e alla fine Ford si accontenta dei 3 punti per il 17-11. Al 37′ il mediano si ripete per il 17-14, punteggio con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa l’Inghilterra parte fortissimo, spinge con le cariche di Roots ed Earl e con la devastante velocità di Freeman: la difesa azzurra tiene ancora bene, ma cede all’invenzione di Alex Mitchell che parte dalla base del raggruppamento, evita 2 placcaggi e marca la meta del primo vantaggio inglese. Al 54′ Ford allunga dalla piazzola per il +7. 

La risposta dell’Italia è affidata alla potenza di Ioane, che si porta dietro 3 avversari e riporta nei 22 gli Azzurri, che guadagnano un calcio di punizione: Allan però manda a lato e si rimane sul 17-24. Dall’altra parte Ford allunga ulteriormente per il 17-27, con l’Inghilterra per la prima volta sopra il break. Al 67′ c’è l’esordio di Spagnolo, che sostituisce Fischetti e guadagna subito un calcio di punizione in mischia contro Cole. Il match è aperto, e al 76′ Menoncello manda fuori giri Daly con un cambio di passo, l’inglese lo sgambetta e si prende il cartellino giallo. Gli Azzurri hanno una bella occasione con un grubber di Paolo Garbisi, ben letto da Steward in copertura, poi Ioane salva su Cunningham-South lanciato verso la bandierina. 

Nel finale l’Inghilterra spinge, costringe più volte l’Italia al fallo e alla fine è Lamaro a pagare per tutti con un giallo. Tornata in parità numerica, la squadra di Borthwick chiama mischia, ma la scelta non paga perché è l’Italia a prendere il sopravvento. Il calcio di punizione guadagnato concede un’ultima occasione agli Azzurri, che la sfruttano con la splendida imbucata di Monty Ioane: l’ala del Lione brucia sullo scatto Dingwall e segna la meta che vale il bonus difensivo. All’Olimpico finisce 24-27: 4 punti per l’Inghilterra, uno per l’Italia.

Roberto Roversi

Roma, Stadio Olimpico, 3 febbraio 2024Guinness Men’s Six Nations– I GiornataItalia v Inghilterra 24-27 (17-14)
Marcatori: p.t.  5’ cp. Allan (3-0); 12’ m. Garbisi A. tr. Allan (10-0); 16’ cp. Ford (10-3); 20’ m. Daly (10-8); 26’ m. Allan tr. Allan (17-8); 33’ cp. Ford (17-11); 37’ cp. Ford (17-14) s.t. 5’ m. Mitchell tr. Ford (17-21); 14’ Ford (17-24); 26’ cp. Ford (17-27); 45’m. Ioane tr. Allan (24-27)
Italia: Allan; Pani (29’ st. Mori), Brex, Menoncello, Ioane; Garbisi P., Garbisi A (13’ st. Varney).; Cannone L (6’ st. Zuliani)., Lamaro (Cap), Negri (26’ st. Izekor); Ruzza (34’ st. Zambonin), Cannone N., Ceccarelli (6’ st. Zilocchi), Lucchesi (13’ st. Nicotera), Fischetti (26’st. Spagnolo)
all. Gonzalo Quesada
Inghilterra: Steward; Freeman (38’ st. Feyi-Waboso), Slade, Dingwall, Daly; Ford (26’st. Smith), Mitchell (20’ st. Care); Earl, Underhill (26’ st. Cunningham-South), Roots; Chessum (32’ st. Coles), Itoje; Stuart (16’ st. Cole), George (Cap, 34’ st. Dan), Marler (36’ st. Obano)
allSteve Borthwick
arb: Paul Williams (NZR)
gdl: Nic Berry (RA); Nika Amashukeli (GRU)
TMO: Brett Cronan (RA)
Cartellini: 36’ st. Daly (Eng); 41’ st Lamaro (Ita)
Calciatori: Allan (3/4); Ford (6/7); Garbisi (1/1)
Player of the Match: Ethan Roots (Eng)
Note: pomeriggio soleggiato, 57000 spettatori, esordio in Azzurro per Alessandro Izekor e Mirco Spagnolo, cap numero 50 per Federico Ruzza

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