VENEZIA – “Assicuro che proseguiremo nel totale e incondizionato sostegno ai pescatori che anche oggi protestano per la situazione creata dal Granchio blu. La loro protesta è anche un segno di grande disperazione per la scarsità di risposte a fronte di un vero e proprio cataclisma che sta coinvolgendo gran parte della produzione della nostra pesca e della nostra acquacoltura. Siamo, infatti, i primi produttori di vongole a livello nazionale con 52.000 quintali all’anno, una produzione che sta rischiando letteralmente di scomparire come anche quella composta dai 20.000 quintali di cozza dop”.
LEGGI L’ARTICOLO SULL’INCONTRO DEI PESCATORI CON L’ASSESSORE CORAZZARI
Con queste parole il Presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua vicinanza al mondo della pesca che anche oggi è protagonista di un’accorata protesta per la proliferazione del Granchio blu nei nostri mari. Martedì 23 gennaio, la protesta dei pescatori di vongole di Porto Tolle davanti alla sede della Regione Veneto a palazzo Grandi Stazioni. I pescatori chiedono aiuti perché il granchio blu ha devastato gli allevamenti di vongole.
“È fondamentale – aggiunge il Governatore – che si arrivi alla dichiarazione dello stato di calamità per il comparto provvedendo a una misura nazionale che coinvolga tutti i pescatori toccati da una simile tragedia e affinché vi siano risorse per dare modo agli operatori del settore di essere remunerati sul granchio blu che viene pescato; questa potrebbe essere una delle modalità da mettere in campo. Nel frattempo come regione andiamo avanti con i fondi accessori, approfittando anche di quelli comunitari e senza tralasciare tutta la sperimentazione che continuiamo ad assicurare in collaborazione con l’università e Veneto Agricoltura nel contrasto al Granchio blu”.
“Sosteniamo con forza la manifestazione di stamane da parte del comparto ittico di Porto Tolle, che chiede al Governo lo stato di calamità relativamente all’emergenza granchio blu”. Così Pescagri Cia Veneto sul sit-in di oggi a Venezia: “Gli operatori sono esasperati: a otto mesi dall’esplosione della criticità non sono ancora state trovate delle adeguate contromisure. Ovvero, non sono stati messi a bilancio sufficienti indennizzi da parte dell’esecutivo”. In ogni caso, aggiunge Pescagri Cia Veneto, “l’obiettivo è la salvaguardia dell’intero settore ittico, polesano e veneto”. 168 milioni di fatturato annuo, 7.400 addetti, 3.849 imprese attive. “Senza opportuni interventi da parte delle autorità competenti si potrebbe andare nella direzione di una crisi socio-economica irreversibile in tutta la zona interessata”. Ecco perché “vanno affinate le scelte politiche e tarate nella realtà dei fatti”.
I consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis hanno tenuto oggi un incontro con una rappresentanza del Consorzio cooperative pescatori del Polesine, giunta a Palazzo Ferro-Fini per manifestare all’istituzione regionale la preoccupazione per l’evolversi dell’emergenza legata alla presenza del granchio blu.
“Il quadro che emerso da questo confronto – sottolineano i due esponenti dem – è fortemente deficitario dal punto di vista degli aiuti economici, davvero col contagocce. I 10 milioni di euro stanziati dal governo sono infatti ancora fermi, perché mancano i decreti applicativi. E dei 2,9 milioni di euro per il Delta, ne sono arrivati appena 350 mila. Parallelamente, ancora non si capisce perché non venga dichiarato lo stato di calamità, passaggio indispensabile per affrontare con forza l’emergenza. In tutto questo vediamo un atteggiamento poco incisivo da parte della Regione: basti pensare che in Emilia Romagna ne hanno stanziato 2,5 mln di euro, mentre in Veneto siamo fermi a 180 mila. Serve a questo punto un comitato ad hoc per questa emergenza, che svolga un lavoro di pressing sulle istituzioni: non si affrontano le situazioni straordinarie con strumenti ordinari”.
“Il grido d’allarme dei nostri pescatori per l’urgenza del granchio blu non si può più ignorare. Come ha sottolineato in queste ore anche il Presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, è necessario e urgente intervenire con decisione assicurando il sostegno totale e incondizionato nei confronti di tutti quei pescatori e dell’intero comparto che oggi inizia a protestare a livello nazionale per la drammatica situazione che si è venuta a creare”. Così Laura Cestari, consigliere regionale Lega – LV, sulla situazione non più tollerabile per la presenza infestante del granchio blu nei nostri mari e che oggi ha incontrato una loro delegazione, giunta per l’occasione a Venezia. “Non possiamo non essere solidali nei confronti dei pescatori e dell’intero comparto della pesca veneta, motore e traino dell’economia dei litorali di Rovigo e Venezia. I pescatori che arrivano a protestare dimostrano tutta la loro disperazione per una situazione che di ora in ora si sta facendo sempre più drammatica. Un tracollo economico con perdita di posti di lavoro. È necessario fare squadra non solo a livello veneto e nel contempo proseguire, come ha affermato lo stesso presidente Zaia, con fondi anche statali ed europei a sostegno dell’intero comparto. Non possiamo più aspettare domani la dichiarazione dello stato di calamità, perchè i pescatori rischiano di non avere più un domani”.
“«”Sul granchio blu si sta consumando l’ennesimo rimpallo di responsabilità tra Regione e Governo. Ai pescatori e a tutti gli operatori del settore ittico polesano e veneto la nostra più concreta solidarietà. Oggi questi lavoratori hanno protestato per la pressoché totale mancanza di iniziative per contrastare l’emergenza del granchio blu da parte della Regione e del Governo. Noi abbiamo sollevato il problema mesi fa, presentando una serie di emendamenti a inizio di settembre chiedendo 15 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. Servono gli ammortizzatori sociali e serve anche un piano per debellare questa specie esogena che ha invaso le coste adriatiche. Purtroppo, nulla è stato stanziato dalla Regione mentre le risorse del Governo rimangono ferme a 2,9 milioni di euro per il Delta del Po, ma ne sono stati erogati solo 350 mila. Briciole rispetto alle reali necessità reali dei pescatori”. Lo afferma il segretario regionale del Partito democratico, Andrea Martella.